martedì 31 gennaio 2012

Alessandro Magno a Venezia?


Nei suoi due libri The Lost Tomb of Alexander the Great e The Quest for the Tomb of Alexander the Great Andrew Michael Chugg avanza un’ipotesi molto affascinante, anche se per molti versi
incredibile: e cioè che i resti di san Marco conservati a Venezia, nella Basilica, siano in realtà i restidi Alessandro Magno.
Chugg parte dal presupposto che, dopo la sua morte avvenuta il 10 giugno 323 a. C. a Babilonia, il corpo mummificato di Alessandro Magno sia stato trasportato ad Alessandria d’Egitto da Tolomeo.
Morendo, Alessandro non aveva lasciato eredi (il figlio di Rossane non era ancora nato) e non aveva dato disposizioni su chi doveva governare il suo vasto impero, per cui i suoi generali se lo divisero e Tolomeo scelse l’Egitto. Qui eresse per Alessandro una tomba colossale, la cui ubicazione e i cui resti non sono ancora stati individuati (anche se il prof Chugg ritiene di aver capito dove siano).
San Marco invece visse e morì nel I secolo d. C. e fondò la Chiesa di Alessandria. Secondo la
tradizione, il suo corpo fu mummificato e conservato nella città egiziana, nella Chiesa di San Marco Evangelista, mentre altri sostengono che in realtà egli fu cremato.

LA FINE DELLA CHIESA È GIÀ SCRITTA

di Carlo Martigli - 31 Gennaio 2012
Non riesce più a comunicare con la gente e sta perdendo consensi progressivamente. Non è più vicina alle esigenze comuni, e lo dimostra in modo eloquente il discorso fatto sull' Ici. Ci sarà una ripresa? Magari con l'avvento di un nuovo Papa.
Credo che, ancora oggi, la Chiesa non abbia capito cosa significhi comunicare con i propri fedeli, perché ricerca maggiormente la quantità e non la qualità dell' intervento. 

CHIESA: DUE MILIARDI DI ICI NON PAGATA MALGRADO 4,5 MILIARDI DI INTROITI DAL TURISMO RELIGIOSO!

Due miliardi l' anno di mancato pagamento dell' ICI, non male di questi tempi. Più la metà del pagamento ires, più... quanti sono i privilegi della chiesa cattolica in Italia? E sono tutti giustificati dalla vocazione "assistenziale"? E quali sono i sotterfugi per sfuggire anche alle tasse legalmente dovute. Perchè è questo il punto.
La chiesa possiede sicuramente la fetta più grande del patrimonio immobiliare italiano, circa il 20-22% del totale: oltre 115 mila immobili, 9mila scuole, 4mila tra ospedali e centri sanitari. 
amenti in favore della chiesa.
Il gruppo Re, il principale intermediario immobiliare che usa la chiesa, guadagna grazie a questo più di 30 milioni di euro l'anno.
Così solo a Roma parliamo di 23mila tra terreni e fabbricati: per fare un esempio Propaganda Fide, finita nell'occhio del ciclone per la gestione spregiudicata di una serie di appartamenti, ha un patrimonio stimato in 9 miliardi di euro!
Non male per una realtà cui arriva comunque ogni anno un miliardo di euro tramite l'8xmille, 700 milioni per le convenzioni su scuola e strutture sanitarie, 250 milioni per finanziamenti sulle grandi opere...
Insomma non proprio il modello propugnato da San Francesco d'Assisi.
Era sembrato a un certo punto che si fosse almeno aperta la discussione, vista la crisi e visti gli stessi appelli della Chies a "pagare le tasse". Ma nemmeno il governo Monti ha osato far niente.

lunedì 30 gennaio 2012

Storia dell’ateismo


Piccola cronologia degli avvenimenti importanti per l’umanità incredula a cura di Raffaele Carcano
2120 ante era volgare Il Canto dell’arpista, dedicato al faraone egiziano Antef, si sofferma sulla vita e sulla morte e constata che «non torna chi se n’è andato».
Circa VI sec. a.e.v. Alcuni passi dei Salmi e del libro di Geremia attestano l’esistenza di atei in Giudea.
VI-V sec. a.e.v. In Cina, il filosofo Confucio (551-479) introduce una forma di pensiero che prescinde da riflessioni sull’aldilà: la sua regola aurea («Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te») avrà un enorme diffusione in tutto il mondo. Da millenni gli studiosi discutono se considerare il confucianesimo una religione, senza peraltro arrivare ad alcuna conclusione condivisa.
V sec. a.e.v. India, fioritura della scuola Lokāyata, poi sfociata nel Cārvāka, il «diadema gemmato della scuola ateistica».

domenica 29 gennaio 2012

Austria, apprensione in Vaticano per la ribellione dei parroci


I vescovi del paese riferiscono a Roma circa il pericolo di scisma Guido Horst
Roma Lunedì pomeriggio (23 gennaio) in Vaticano si è tenuto un colloquio tra gli esponenti di punta della Conferenza Episcopale Austriaca e i rappresentanti dei Dicasteri romani sull’iniziativa capeggiata dal sacerdote Hellmut Schüller. Si tratta di un’assemblea di circa trecento chierici che non solo istiga a disobbedire alla Chiesa Cattolica Romana facendosi interprete di tesi che rasentano l’eresia, ma che ora vuole pure costituirsi in rete internazionale, aperta ai sacerdoti di altre nazioni e continenti. Per papa Benedetto e la Curia romana è giunto il momento di non assistere più inerti a questo movimento che si vuole sganciare da Roma. Come ha asserito frattanto Schüller stesso nelle interviste che ha rilasciato, vi sono formazioni di sacerdoti in varie nazioni come la Germania, la Francia o l’Australia, in attesa di aderire all’iniziativa.
I vescovi austriaci in occasione del colloquio in Vaticano erano rappresentati da Christoph Schönborn, cardinale arcivescovo di Vienna, da Alois Kothgasser, arcivescovo di Salisburgo, nonché dai vescovi di Graz e St. Pölten, Egon Kapellari e Klaus Küng. Presenziavano parimenti prelati della Curia del Segretariato di Stato Vaticano, della Congregazione della Dottrina della Fede nonché delle Congregazioni episcopali e del clero. L’obiettivo della parte vaticana era, tra le altre cose, quello di valutare attentamente, tramite quesiti mirati e approfonditi, l’entità dell’apostasia che si profila e che potrebbe sfociare in uno scisma dalla Chiesa.

mercoledì 25 gennaio 2012

Corruzione in Vaticano, un prelato scrive al Papa per denunciarla e viene sospeso

La corruzione in Italia, purtroppo, è qualcosa di endemico. E anche il Vaticano, naturalmente, non ne è esente. Anche se parlare di soldi e corruzione nella città del Papa, dove la cura delle anime dovrebbe essere in primo piano, sembra ancora qualcosa di proibito. Ne sa qualcosa Carlo Maria Viganò, un alto prelato che fino a poco tempo fa ricopriva la carica di segretario generale del governatorato del Vaticano, di quell’ufficio, cioè, che gestisce gli appalti e le forniture per la città del Papa.

I TRAVESTITI DELLA FEDE

Parlare di errori della Chiesa, non é solo un eufemismo, ma una vera opera di mistificazione.
Il termine appropriato e più attinente alla realtà dei fatti è “crimini”. Queste vergogne si sono consumate in tutto l’arco temporale della sua missione di evangelizzazione, con una cadenza impressionante, fino ai giorni nostri.
Poi la Chiesa, dopo svariati secoli, quando anche la storia, confondendosi con l’ immaginario, trasfigura le devastazioni in eroiche gesta 
dal sapore epico, la retorica delle tardive e mirate scuse, arriva puntuale, certa della comprensione univoca del branco di allocchi.
La Chiesa, da sempre, è stata il rifugio degli omosessuali e dei pedofili, perseguitati ed emarginati dalla stessa Chiesa Cattolica. Additati come pervertiti e sacrileghi e per questo, impediti e nell’impossibilità di potere condurre un’esistenza degna e sostenibile, hanno, per una logica perversa, cercato riparo e conforto fra le braccia dei proprio canefice, nella nuova veste di servitori di Dio. Chiaramente, non solo il problema è rimasto irrisolto, ma si è amplificato, sconfinando nella routine quotidianità, attestandosi come un male fisiologico dell’umana esistenza. Non ricordo così tanti casi di pedofilia, riconducibile ad altri ambienti!

lunedì 23 gennaio 2012

LA CHIESA CHE DISCRIMINA GLI STRANIERI

A Trieste fa discutere la decisione del parroco di aiutare prima i triestini e dopo, forse, anche gli immigrati.
«A causa della scarsità di fondi siamo in grado di aiutare solamente i nostri parrocchiani ». Un avviso che ha dato il via a non poche polemiche quello affisso alle porte della chiesa Beata Vergine del Rosario di Trieste, dove è in atto una particolare “discriminazione” che lascia perplesso anche qualche parrocchiano. Ce ne parla Il Piccolo: 
«Va sostenuto chiunque ha bisogno e non chi ha la “tessera” di parrocchiano – sostiene Armando Pellarini, che con la moglie ieri ha partecipato alla messa delle 11 nella chiesa di piazza Vecchia – nell’ aiutare non si devono fare distinzioni». La Chiesa dedicata alla Madonna del Rosario, come riportato nel sito della Diocesi di Trieste, conta 538 parrocchiani. «Negli ultimi anni i fondi si sono ridotti – osserva il parroco Stefano Canonico – mentre è cresciuta in maniera esponenziale la richiesta di aiuto da parte di cittadini stranieri. Nel dover fare una scelta ho deciso di privilegiare chi è residente in questa parrocchia. Chiunque – valuta il sacerdote – prima dà da mangiare ai propri figli e poi, se ne ha la possibilità, apre le porte anche agli altri».
Molti parrocchiani difendono l’ iniziativa di don Canonico e si schierano con lui:
«Ha ragione – sottolinea Elsa Perotti, parrocchiana presente alla messa di ieri mattina – gli stranieri devono mettersi in fila dietro ai triestini e a chi frequenta questa chiesa. Se resta qualche cosa la si può dare anche a loro». Nel difendere la sua decisione don Canonico riferisce certe circostanze. «Abbiamo pagato biglietti di viaggio a una famiglia dell’Est che ci ha chiesto un aiuto per a tornare a casa – ricorda – per poi venire a sapere che hanno fatto il giro di tutte le parrocchie ricevendo contributi senza usare quei soldi per ritornare in patria ». E a fronte di certi spiacevoli episodi il parroco spiega: «Il Vangelo dice di essere buoni, non sprovveduti».
Sì ma non dice che la disonestà è un difetto di fabbrica di certe razze. Com’era la storia di trave e pagliuzza? E quella di “ama il prossimo tuo” etc etc? Senza contare la parabola del figliuol prodigo.
Ogni mercoledì, giornata che la parrocchia della Beata Vergine del Rosario dedica alla distribuzione di aiuti, davanti alla canonica di via dei Rettori si raduna un vero e proprio esercito di bisognosi. «Ci è capitato – assicura il religioso – anche di stranieri che hanno rifiutato di venir aiutati con borse della spesa piene di generi alimentari. Pretendevano solo aiuti in denaro ». La chiesa del Rosario è qualificata come cappella civica. «Ma non per questo non paghiamo tutte le bollette e le spese di gestione – precisa il parroco – il Comune provvede solo alla sistemazione della parte strutturale».
QUESTUA - Don Canonico fa i conti con i soldi dei parrocchiani
«Sono circa 40 euro – valuta – in una domenica non ne raccogliamo più di 180. Durante la settimana non si superano i 4 euro a messa. Poi ci sono dei parrocchiani che qualche volta ci aiutano con delle offerte più sostanziose ». La parrocchia di piazza Vecchia non ha debiti. «Ma – evidenzia il sacerdote – sostenere tutte le spese, bollette dell’energia anche di 2mila euro, l’assicurazione, le spese per la ditta che fa le pulizie e riuscire ad assistere con regolarità molte persone non è facile ». A chi ha mosso delle critiche don Canonico rivolge un invito: «Chi non è d’accordo venga a dirmelo in faccia – sostiene – e chi non condivide la decisione sostenendo che gli aiuti vadano ampliati a tutti si metta le mani in tasca e partecipi attivamente
E a che serve l’ otto per mille?

STATI PSICOPATOLOGICI

IL capo-stregone si duole per la frammentazione della più grande favola del pianeta, il cristianesimo, e invoca un’ unificazione cristiana:
“La mancanza di unità tra i cristiani impedisce un annuncio più efficace del Vangelo, perchè mette in pericolo la nostra credibilità”...…”La mancanza di unità, ha rilevato, è “una grande sfida per la nuova evangelizzazione, che può essere più fruttuosa se tutti i cristiani annunciano insieme la verità del Vangelo di Gesù Cristo e danno una risposta comune 
alla sete spirituale dei nostri tempi”.(http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/divisione-cristiani-papa.aspx)
Giusto un paio di considerazioni: tranquilli ciarlatani impostori, non sareste lontanamente credibili nemmeno se foste tutti uniti sotto un’unica bandiera. In secondo luogo, è a dir poco una condizione psicopatologica la presunzione rinnovata e ostentata senza vergogna di evangelizzazione: questa sorta di conquista del mondo che vuole oscurare sotto l’ombra della croce quanto di libero esiste, trova una perfetta analogia con la diffusione metastatica di un cancro. Non c’è cosa più meschina del voler imporre al mondo intero i propri deliri spacciandoli per “sete spirituale”.

venerdì 20 gennaio 2012

LOURDES SI RIFÀ IL LOOK

Il frequentato luogo di culto cattolico pensa di cambiare posto alle piscine. Per accogliere meglio i pellegrini.
A Lourdes è tempo di restyling. Gli edifici destinati ad ospitare le migliaia di fedeli che ogni anno giungono in pellegrinaggio (per visitare la grotta in cui nel 1858 la giovane contadina Bernadette Soubirous assistette a diciotto apparizioni della Madonna) non sono più sufficienti ad accogliere gli ospiti 
provenienti da tutto il mondo. 
IL RESTYLING DEL LUOGO DI CULTO - Nel piccolo comune della Francia meridionale si pensa dunque a spostare le piscine del santuario. “Questo non è un sacrilegio”, dice il vescovo Jacques Perrier. Le vasche che contengono l’acqua proveniente dalla miracolosa di Bernardette saranno spostate di qualche decina di metri, dall’altra parte del fiume Gave che attraversa l’area del santuario, nel mezzo della prato verde di fronte alla grotta che custodisce la statua della Madonna di Lourdes.
BANDO PER I LAVORI - I lavori dovrebbero essere conclusi per il 2014. L’opera dovrebbe costare circa 4 milioni di euro. Il vescovo fa sapere che ci sono almeno tre errori nell’attuale disposizione degli spazi della struttura e che gli architetti provvederanno a correggerli per facilitare l’afflusso dei fedeli. In primo luogo mancherebbe una zona di preparazione all’ingresso in piscina. Poi, mancano cabine dove spogliarsi prima di tuffarsi in una delle 17 vasche. In terzo luogo, in alta stagione, quando giungono a Lourdes circa 6 milioni di persone, le vasche sono sature. Da 50 anni le piscine in cui si bagnano i pellegrini sono accolti in un invadente edificio a ridosso della grotta. La diocesi ha incaricato di mettere a punto la soluzione migliore per lo sfruttamento degli spazi dei pressi del santuario cinque diversi studi di architettura, che conorreranno per aggiudicarsi l’opera. I progetti saranno consegnati per la fine di aprile.

IL PARROCO CHE FA I SALDI IN CHIESA

Don Marco fa sapere che le offerte non sono importanti: “Paghi uno e prendi due messe”.

Vicino all’ ingresso della chiesa una grande immagine di Gesù e sotto un cartello con la scritta ‘Saldi paghi uno e prendi due (messe)’: è l’iniziativa di don Marco Scattolon, parroco di Rustega di Camposampiero (Padova), rivolta ai fedeli, in particolare a quelli che forse preferiscono non partecipare alle funzioni perché, provati dalla crisi, ritengono di non poter contribuire economicamente al momento dell’ offerta. 
“L’ OFFERTA NON E’ UN OBBLIGO” - “Vogliamo semplicemente – ha spiegato don Marco al Mattino di Padova, ricordando che l’offerta non è in alcun modo un obbligo – invitare tutti a partecipare alle messe, anche in questo periodo di forte crisi economica senza farsi alcun problema se, una volta o più, non si può contribuire con un’offerta. L’importante per noi è fare comunità, ritrovarci la domenica in chiesa e far sentire a tutti la presenza di una parrocchia viva e vicina alla gente, a chi può donare ma soprattutto a chi non può contribuire economicamente, in modo che nessuno si senta escluso”. Nel periodo natalizio, sotto la stessa immagine, era apparso un cartello che ricordava che, di domenica, prima c’e’ la messa e poi tutto il resto, con un intento dal sapore polemico contro le aperture domenicali dei centri commerciali. (Ansa)

LA SCUOLA DOVE INSEGNANO CHE I GAY SI CURANO

In un istituto ebraico di Londra è stato spiegato che l’ omosessualità può essere “mitigata” ed “eliminata”.
Jonah International è un’ organizzazione no profit ebraica che offre soluzioni per l’omosessualità. I suoi studi sono indirizzati a spiegare che l’ amore per le persone dello stesso sesso può essere curato. Il gruppo, esplicitamente, promuove l’ idea che l’ omosessualità può essere prima “mitigata” e poi “potenzialmente eliminata”.
Basta connettersi al sito web ufficiale per rendersi conto di che aria tiri da quelle parti: “Jonah – si legge in home – lavora con coloro che lottano con le attrazioni sessuali indesiderate tra persone dello stesso sesso e con le famiglie i cui cari sono coinvolti nell’ omosessualità”.

mercoledì 18 gennaio 2012

Cosa succede davvero quando si muore?

Storia della vita breve e intensa di un cadavere

La morte fa parte del ciclo naturale della vita.
Quando arriva, ha inizio un complesso processo con cui il corpo umano ritorna gradualmente alla polvere. Nel linguaggio delle scienze forensi, la decomposizione trasforma le nostre strutture biologiche in semplici elementi costitutivi organici e inorganici che piante e animali possono sfruttare.

La velocità e la completezza con cui si degrada un corpo sono influenzate da quattro fattori, il più importante dei quali è la temperatura: la velocità delle reazioni chimiche in un cadavere raddoppia ogni volta che la temperatura aumenta di 10 gradi. Umidità e acqua dell'ambiente attenuano queste reazioni, rallentandone gli effetti. Estrema alcalinità o acidità accelerano la degradazione delle molecole biologiche da parte degli enzimi, sebbene anche in questo caso un'abbondanza di acqua attenui gli effetti. Ogni cosa, infine, che blocchi l'esposizione all'ossigeno, come il trovarsi sottoterra, sott'acqua o a grande altitudine, rallenta la decomposizione. A seconda della combinazione di questi quattro fattori, un corpo diventa scheletro in appena due settimane o anche più di due anni.
Gli scienziati forensi usano le conoscenze di biologia e chimica della decomposizione, e delle variabili che ne influenzano la velocità, per stimare il momento della morte di una persona e scoprire sepolture clandestine. Medici ed eticisti possono dissentire sulla definizione del momento della morte, ma gli stadi attraversati da un corpo in decomposizione sono noti in modo dettagliato e sono descritti nelle pagine che seguono. I tempi indicativi sono approssimativi, e si riferiscono a un corpo all'aria aperta. La sepoltura, in terra o in una bara, può estendere significativamente i vari intervalli.

martedì 17 gennaio 2012

Belgio, nuove perquisizioni per l’inchiesta sui preti pedofili


Sequestrato materiale negli uffici di alcuni vescovi. Il portavoce di un presule: "Non abbiamo nulla da nascondere”


Nuove perquisizioni della polizia belga nell’inchiesta sui presunti abusi commessi dai preti a danno di minori. Secondo quanto riferito dai media locali, gli agenti, su mandato della magistratura nell’ambito dell’«Operazione calice», hanno sequestrato materiale negli uffici dell’arcivescovo di Malin-Bruxelles ed in quelli dei vescovi di Anversa e Hasselt. «Stiamo cercando dossier personali riguardanti alcuni prelati i cui nomi sono stati citati nelle dichiarazioni delle vittime», ha spiegato, citata dall’agenzia di stampa Belga, Lieve Pellens, portavoce dell’Ufficio della procura federale belga, sottolineando che l’operazione è «ad una fase importante».
La portavoce ha poi voluto chiarire che da parte della Chiesa cattolica - a differenza di quanto successe nel giugno del 2010, quando il Vaticano accusò le autorità belghe di comportarsi «peggio dei comunisti» - «c’è stata piena cooperazione, tutto è avvenuto in modo legale». «Non abbiamo nulla da nascondere», ha tenuto a sottolineare Clem Vande Broek, portavoce del vescovo di Hasselt.
Nelle settimane scorse, una commissione interna istituita dalla Chiesa cattolica belga ha rivelato di aver ricevuto circa 500 denunce di abusi sui minori - tra loro persino un bambino di due anni - da parte dei preti. Alcuni di questi reati sarebbero stati commessi negli anni Sessanta e dunque sarebbero caduti in prescrizione, ma il mese scorso la Chiesa belga si è comunque detta pronta a pagare un risarcimento alle vittime tra i 2.500 ed i 25mila euro.

sabato 14 gennaio 2012

La preghiera affissa nella scuola media è incostituzionale per la Corte Distrettuale americana.

La giovane di 16 anni, Jessica Ahlquist è già una eroina americana. Superati i pregiudizi, le avversità e l'intolleranza religiosa.


 

Il Giudice della Corte Distrettuale degli Stati Uniti Ronald R. Lagueux, ha stabilito che la preghiera affissa presso l'auditorium della scuola media Cranston West a Rhode Island è incostituzionale e che la scuola ha 10 giorni di tempo per rimuoverlo.

Jessica Ahlquist ha ritenuto che lo striscione con la preghiera nel suo auditorium della scuola media fosse inadeguato e incostituzionale. Ha lanciato una campagna su facebook per far rimuovere lo striscione e di lavorare con la ACLU per sporgere denuncia contro la scuola e sostenere e proteggere la separazione tra Chiesa e Stato.

La Ahlquist ha ricevuto numerose minacce e insulti per il suo impegno patriottico, ma ha continuato a portare avanti il caso. Il Giudice Lagueux ha avuto questo da dire su Ahlquist:


"La querelante è chiaramente una giovane donna articolata e coraggiosa, che ha preso una posizione coraggiosa, soprattutto alla luce della risposta ostile che ha ricevuto dalla sua comunità."

Jesse Galef, portavoce per l'Alleanza degli studenti secolari circa la decisione:
"Oggi la vittoria di Jessica è una chiamata alla nazione per ricordare che gli studenti laici non saranno ignorati o maltrattati. Sempre più giovani americani si identificano come secolari, e stiamo iniziando a difendere i nostri diritti. L'esempio di Jessica sta ispirando gli altri a parlare."

Il testo della preghiera murale:
Padre nostro celeste.
Donaci
ogni giorno il desiderio di fare del nostro meglio.
Per crescere mentalmente e moralmente e fisicamente.
Di essere gentile e disponibile ai nostri compagni di classe e gli insegnanti.
Per essere onesti con noi stessi e con gli altri.
Aiutaci ad essere sportivi e sorridere quando si perde così come quando si vince.
Ci insegnano il valore della vera amicizia.
Aiutaci a comportarci sempre in modo da portare a credito Cranston High School di West.
Amen.

giovedì 12 gennaio 2012

HAWKING, NON SERVIVA DIO PER CREARE L’UNIVERSO

“LA FISICA NUOVA RENDE SUPERFLUO IL RUOLO DI DIO”
Nel nuovo libro “The Grand design” di cui il “Times” sta anticipando alcuni brani, Hawking sostiene che come il darwinismo ha eliminato la necessita’ di un creatore nel campo della biologia, cosi’ le nuove teorie della fisica rendono superfluo il ruolo di un creatore per l’Universo. “La creazione spontanea e’ il motivo per cui c’e’ qualcosa e non il nulla, per cui l’universo esiste, per cui noi esistiamo”, ha scritto il sessantottenne docente di Cambridge, noto per le sue ricerche sulla gravita’ e i buchi neri.
UNA FORTUNATA COMBINAZIONE
Hawking, affetto da una malattia degenerativa del sistema nervoso che lo obbliga a muoversi su una sedia a rotelle e che gli permette di comunicare solo attraverso un sintonizzatore, afferma che il Big Bang, la grande esplosione all’origine del mondo, era la conseguenza inevitabile delle leggi della fisica. Citando la scoperta nel 1992 di un pianeta che orbitava attorno a una stella anziche’ al nostro Sole, il fisico afferma che questo “rende meno straordinarie le condizioni del nostro pianeta, con un unico Sole e una fortunata combinazione tra la distanza Terra-Sole e la massa solare”. Quindi viene meno la prova che “la Terra sia stata attentamente creata solo per favorire la vita degli esseri umani”.

Cosa sente chi è in coma?

Cervello Prime applicazioni cliniche di una macchina in grado di misurare la coscienza dei pazienti in stato vegetativo. L'ideatore italiano: “La vera sfida è promuovere il risveglio”


Tra il coma e la morte cerebrale si estende una zona d’ombra dove la medicina va a tentoni. Un paziente che ha aperto gli occhi, respira, sembra sveglio, ma non risponde agli stimoli, è cosciente oppure no? Può sentire quello che gli viene detto? Comprende ciò che gli succede intorno o è solo un’illusione indotta dal battito delle ciglia? Sono interrogativi angoscianti che possono affliggere parenti e amici, per anni, ponendo talvolta di fronte a scelte estreme. Ora, una nuova ricerca accende un faro nella nebbia che avvolge gli stati vegetativi più difficili, nei casi in cui mancano le reazioni motorie, come stringere una mano, girare gli occhi, alzare un piede, in segno d’interazione. 

mercoledì 11 gennaio 2012

CHIESA CATTOLICA E OMOSESSUALITÀ. LETTERA SU UN FATTO INCRESCIOSO IN UN SEMINARIO DIOCESANO

tratto da: Ildialogo.org
Gentile direttore,
mi pare doveroso scriverLe perché venga messo in evidenza un fatto che, come altri dello stesso genere, viene sottaciuto e sul quale vige ancor oggi un certo tabù. Il fatto in se stesso si riassume rapidamente: qualche giorno prima di Natale, due seminaristi, in un seminario del nord Italia, sono stati cacciati dal rettore per essere stati scoperti in atteggiamenti affettuosi. Cacciarli prima di Natale ha evidentemente aiutato a dissimulare l’ accaduto in primis agli stessi compagni di seminario ai quali si potrà raccontare la pia frottola 
che i due si sono ritirati spontaneamente.
La notizia, filtrata rapidamente nonostante il silenzio omertoso, mi è stata riferita da un chierico assai affidabile e attendibile.
In quello stesso seminario, qualche decennio fa, davanti ad un caso del genere il rettore sottoponeva i due malcapitati ad alcune visite psicanalitiche (probabilmente per vedere se c’erano dei problemi d’equilibrio mentale) e se risultava che i due erano psicologicamente normali (come di fatto accadeva) venivano reintegrati, pur rimanendo in osservazione quali esseri potenzialmente pericolosi.
Il fatto si può prestare alla condanna dei soliti benpensanti: “Hanno infranto le regole e quindi devono essere puniti!”. Costoro, come tutti quelli che esaminano queste situazioni dando mostra di falso scandalo, non capiscono altro se non ciò che immediatamente appare. Sono come turaccioli che navigano in superficie ed è loro impossibile fare altrimenti.

DIETRO LA BATTAGLIA SUI FARMACI C'È LA MANO FORTE DEL VATICANO

Il Fatto Quotidiano 11/01/2012.
Marco Politi - Centinaia di migliaia di giovani, coppie e single attendono di conoscere le decisioni del governo Monti in terna di vendita dei farmaci. Per una questione esistenziale. Avere o no un bambino. O meglio poter pianificare serenamente il momento in cui diventare genitori.
La questione del luogo di vendita dei "farmaci di fascia C" , infatti, non riguarda solamente il rapporto Stato e Ordine dei farmacisti, ma tocca direttamente la vita sessuale degli italiani. 

LA MADONNA CHE PARLA BERGAMASCO

di Roberto Carroll.
Tra le gioiose notizie passate quasi in sottosilenzio in questi giorni ce n’è una davvero succosa regalataci da Radio Padania, blasonata emittente local nazionale cara a tutti coloro anelano ad una diversità culturale di primo ordine.
La notizia rinvenibile sia sul Fatto Quotidiano che sul Blog di Andrea Sensi ci riporta il viaggio compiuto da una delegazione dell’ emittente sino a Lourdes per chiedere un sostegno dall’ alto sui destini del natio suol. 
Evidentemente risultano insufficienti o dotati di basso prestigio i numerosi santuari presenti nella terra bergamasca oppure la Santa Donna è dovuta trasmigrare in terre meno ostili alla fratellanza universale predicata da suo figlio.

AUSTRIA, LA FUGA (CATTOLICA) CONTINUA

Dati allarmanti certificano l' abbandono di molti fedeli dalla comunità ecclesiale.
Redazione - Roma.
I fedeli continuano a fuggire dalla Chiesa austriaca, come rivelano i dati del 2011, anche se in percentuali inferiori in confronto all' emorragia-record causata dallo scandalo di pedofilia del 2010.
In totale 58.603 persone hanno lasciato la Chiesa l'anno scorso, 
molti di meno se paragonati alle 85.960 "uscite" registrate nel 2010, quando le rivelazioni sugli abusi su minori da parte di sacerdoti, compiuti anche diversi decenni prima, scossero il clero in Austria e in Germania.
Su 8,43 milioni di abitanti, il numero dei cattolici "in regola" era di 5,41 milioni il 31 dicembre, secondo i dati forniti dalle diocesi locali e pubblicati dall'agenzia di stampa cattolica Kathpress. Di recente la Chiesa austriaca ha fatto i conti anche con le proteste di un gruppo di preti disobbedienti, che ha sfidato il Vaticano chiedendo l'abolizione del celibato e l'apertura all'ordinamento della donne.

martedì 10 gennaio 2012

Il piccolo Ateo. Anticatechismo per ragazzi

Calogero Martorana, insegnante, coordinatore del circolo UAAR di Napoli

Cimitero dei feti, l’ultima macabra follia dei paladini della “vita”


L’ inizio dell’ anno è pessimo come la fine del precedente. Non starò a fare una rassegna, in questo primo intervento del 2012: i lettori sono a conoscenza quanto me della situazione del Paese, dell’ Europa, e di larga parte del resto del mondo.
Ma torno alla nostra Italia, e mi fermo sulla capitale, dove un delitto terribile è stato consumato, nel corso di un tentativo di rapina, ai danni di una famiglia di immigrati cinesi: una bimba di pochi mesi, trucidata con suo padre. 
 Alla tv, vedo il volto contrito della vicesindaco, la signora Sveva Belviso, che dice parole accorate, di circostanza, in linea con il recitato, minaccioso “sdegno”, del suo capo Alemanno, il quale, va ricordato, al governo della città giunse dopo una campagna elettorale giocata tutta sul traffico e sulla sicurezza: e i risultati si sono visti, nei due ambiti.

venerdì 6 gennaio 2012

L' ORIGINE PAGANA DELL' EPIFANIA E DELLA BEFANA

Il cristianesimo toglie il valore educativo alla festività di origine pagana.
L' origine della Befana e dell' epifania è connessa alle tradizioni agrarie pagane relative all' anno trascorso e ormai pronto a rinascere come nuovo. Rappresenta la conclusione delle festività che intercorrono durante la fase del solstizio invernale, anticamente festeggiato come Sol Invictus o, per esteso, 
Deus Sol Invictus , oggi con il Natale.
L' aspetto della Befana raffigura l' anno vecchio (una volta davvero concluso) espresso della veneranda età e gli abiti logori che indossa. I doni assumono con la befana un valore propiziatorio per il nuovo anno, un buon inizio con dolci bontà e ogni possibile squisitezza, ovviamente destinati come nelle migliori tradizioni ai bambini meritevoli, a quelli che invece si comportarono male, solo carbone per spronarli a essere più meritevoli nell'anno nuovo.

CATTOLICI DA MORIRE

Pena di morte
Si può essere fedeli della Chiesa di Roma e al contempo proclamarsi a favore della pena di morte? Un’ inchiesta sulla progressiva evoluzione della teologia cattolica al riguardo.
Alessandro Speciale - Roma.
Cattolico e favorevole alla pena di morte: sembrerebbe un paradosso eppure – diversamente dal caso di chi è favorevole alla legalizzazione dell' aborto – sono in molti, soprattutto sull' altra sponda dell' Oceano Atlantico, 

a sostenere pubblicamente la pena capitale proclamando allo stesso tempo la propria fedeltà alla Chiesa di Roma.

TENTA IL SUICIDIO PERCHE' I GENITORI NON ACCETTANO CHE SIA GAY

OmofobiaSuccede in provincia di Vicenza.
Un ventenne ha cercato di suicidarsi gettandosi dal cavalcavia della strada del Merlaro ad Altavilla in provincia di Vicenza a causa della reazione dei genitori alla dichiarazione di essere omosessuale.
DETERMINATO - Come riporta ‘Il Giornale di Vicenza’, il ragazzo dopo avere fatto coming out coi genitori ed essersi visto respinto, si è stordito con l’alcol per trovare il coraggio di compiere un gesto disperato. 

Ha raggiunto, quindi, il cavalcavia della regionale 11 ad Altavilla cercando di gettarsi fra le automobili. Messosi sopra la balaustra di oltre sei metri il ragazzo era determinato a fare il salto. Si sono fermate molte persone che hanno cercato di convincerlo a desistere dal suo folle intendimento.

mercoledì 4 gennaio 2012

I GAY COME IL KU KLUX KLAN. IL CARD. GEORGE "PASSA IL SEGNO"

Card. Francis George
CHICAGO-ADISTA. I gay? Nemici della Chiesa come il Ku Klux Klan. Ad azzardare l’analogia, l’ex presidente dei vescovi Usa, l’ arcivescovo di Chicago, card. Francis George, nel commentare l’ annuale manifestazione gay che si terrà nella sua città nel giugno prossimo, rea di mettere a repentaglio il consueto svolgimento delle messe domenicali. «Penso sia motivo di preoccupazione per tutti noi», ha dichiarato nel corso di un’ intervista al canale televisivo Fox 
Chicago Sunday: «Non volete penso che il movimento gay si trasformi in qualcosa di simile al Ku Klux Klan, manifestando per le strade contro il cattolicesimo». Incalzato dai giornalisti ha proseguito: «La retorica del Ku Klux Klan, la retorica di certa parte del movimento gay… chi è il nemico? La Chiesa cattolica».

2012: ECCO PERCHE' IL MONDO NON FINIRÀ


La Nasa sbugiarda tutti gli allarmismi Maya.
Non ci sarà un altro capodanno, né un altro Natale, è noto: benvenuti nel 2012, l’ anno della fine del mondo secondo il calendario Maya. Come già ampiamente anticipato da previsioni allarmistiche e un’ apposito film interamente dedicato all’ incombente catastrofe, non c’è futuro per l’ uomo in quest’anno: il 21 dicembre 2012, che poi sarebbe il 20-12-2012, il ciclo del tempo iniziato al cominciare dell’ era dei Maya 
finirà per la quinta volta, provocando sconquassi. Oppure no, perché la scienza ufficiale, ovvero, ad esempio, la Nasa, annunciano che non ci sarebbe proprio nulla da temere in questo 2012.

MANI BUCATE, E NON SONO STIMMATE


Don Stefano Taffarel lamenta la scarsità di offerte dei suoi parrocchiani e chiude i battenti della sua chiesa per l’ inverno, annunciando che li riaprirà a Pasqua, quando farà più caldo, perché non riesce a sostenere le spese per l’ elettricità e il riscaldamento. Ora, per il 2010, l’ 8xmille ha portato alla Chiesa cattolica 1.067.032.535 euro, e la Cei rendeva noto qualche mese fa che 450.000.000 
sarebbero stati destinati alle esigenze di culto, 357.000.000 al sostentamento del clero, 230.000.000 (solo un quinto del totale) a “interventi caritativi” e 30.000.000 accantonati. A fronte di casi come quello qui riportato, non si capisce l’ accantonamento. (Malvino)

Ici, la Chiesa non ci sta: «Solo attacchi ignoranti»


Avvenire: «Torna la volontà laicista di negare il nostro ruolo pubblico».
Chiesa al contrattacco. Il campo di gioco è il solito, quello dell'esenzione dal pagamento dell'Ici, la tassa sugli immobili. Da quando si parla di manovra, è diventato terreno di roventi polemiche, campagne mediatiche e critiche piovute da più parti verso il mondo cattolico: in tempo di sacrifici, diano tutti il proprio contributo. I vescovi, dopo le aperture del cardinal Angelo Bagnasco, non ci stanno a farsi mettere sulla graticola. Anzi, hanno attribuito l'assedio alla «ferma volontà di colpire l'impegno caritativo della Chiesa»: e ciò nel quadro della ricorrente «tentazione laicista» di negare alla religione un «rilievo pubblico».