lunedì 31 ottobre 2011

Il Vaticano impazzito: Halloween va boicottata, è pedofilia spirituale

La notizia, innanzitutto. Un sacerdote di Genova, don Marino Bruno, insegnante di religione e parroco della chiesa di Santa Maria delle Nasche, attraverso le colonne del settimanale cattolico Il Cittadino lancia una vera e propria scomunica: «Halloween», scrive, «è pedofilia esercitata in campo morale, spirituale, mentale, senza violentare il corpo».

“SEI LESBICA? NON PUOI DONARE IL SANGUE”



Non puoi donare il sangue perche’ il tuo rapporto sentimentale e’ considerato a rischio’. E’ la risposta che un sanitario, al Policlinico Umberto I di Roma, ha dato a un donna lesbica di 39 anni che ieri mattina era andata al centro trasfusionale dell’ospedale per donare il sangue. E’ stata lei stessa a riferire l’episodio.

domenica 30 ottobre 2011

Benedetto XVI: "Olocausto colpa degli atei"


Benedetto XVI è riuscito a trasformare il meeting di Assisi, che doveva essere un'occasione di riflessione e dialogo (tant'è che aveva invitato anche quattro non credenti, ndr), nell'ennesimo attaco ateofobico: sarebbe "l'assenza di Dio" la causa sovrana della violenza, la negazione del divino “corrompe l'uomo, lo priva di misure, gli fa perdere l'umanità"; invece, l'uso della violenza in nome della religione sarebbe soltanto “un utilizzo abusivo della fede cristiana”.
Lo scrive la UAAR in un comunicato stampa, e per bocca del suo segretario, Raffaele Carcano, sottolinea che "in nome dell’ateismo non è stata mai combattuta alcuna guerra" (a differenza, per dirne una a caso, delle Crociate, ndr) e che "i paesi con il maggior numero di atei sono anche quelli dove il tasso di criminalità è minore".
Ma la chicca arriva ora, perché nei suoi esempi, il Pontefice porta anche i campi di concentramento come conseguenza dell'ateismo.
C'è di che strofinarsi le mani, per Carcano (senza offesa, ma io al suo posto non avrei creduto alla ghiotta occasione servitami su un piatto d'argento, ndr) e ricordargli come i campi “sono il frutto del millenario antisemitismo cristianoAdolf Hitler credeva in Dio, mentre gli atei erano fuorilegge durante il nazismo. Il motto della Wehrmacht era 'Dio è con noi'" e la stoccata finale "Ratzinger lo sa benissimo, avendo servito nell’esercito tedesco”.
E' finito il tempo in cui il Clero poteva permettersi di raccontare qualsiasi patacca al popolo bue, ignorante e servile. Se l'ateismo si va sempre più diffondendo nel mondo, cosa che ammette e preoccupa lo stesso Papa, è anche per colpa di questa Chiesa sempre più autoreferenziale, chiusa, arcaica, retrogada ed avversa al dialogo e all'apertura.
E sia chiaro, prima che qualcuno si senta offeso, non mi permetterei mai di criticare la Fede o la Religione, solo osservo come ancora una volta in sua vece si pretende di distorcere la realtà, di demonizzare chi non crede o crede in modo diverso.

VATICANO, IL FRATE HA FATTO CRAC




Dopo il San Raffaele, un altro buco per centinaia di milioni: quello dell'Idi, mega ospedale dermatologico retto da un potente religioso dell'Immacolata Concezione. In pratica, il don Verzè romano. Che accumula debiti ma si compra case di lusso

VATICANO, SIT IN DELLE VITTIME DI CASI DI PEDOFILIA

Una cinquantina di persone hanno protestato tra Via della Conciliazione e Castel Sant'Angelo

Un momento della protesta

Non erano molti ma provenienti da diversi paesi d’Europa, le presunte vittime di violenze da parte di preti pedofili, che si sono riunite in un sit-in di protesta vicino a Castel Sant’Angelo, nei pressi del Vaticano. Con cartelli, striscioni e piccole lanterne lanciate verso il cielo, i «survivors» chiedono al Vaticano di «assumersi le sue responsabilità e fare emergere la verità sugli abusi perpetrati da preti cattolici».

L’iniziativa, alla quale hanno partecipato anche ex alunni dell’istituto Antonio Provolo di Verona per ragazzi sordomuti, è stata promossa dalla rete "Survivors Voice", a un anno dallaprima manifestazione, svolta sempre a Roma. «Nonostante il massimo tradimento del nostro corpo e della fiducia che abbiamo subito, e dopo essere stati relegati in un "buco nero" per tanto
tempo, siamo ancora ignorati dalla Chiesa e visti come danni collaterali - racconta una delle sopravvissute, l’inglese Sue Cox -; la Chiesa ha dimostrato ripetutamente mancanza di considerazione e la non volontà di assumersi responsabilità».

I manifestanti riuniti a Roma chiedono perciò «che venga fatta la cosa giusta: che ci sia una investigazione indipendente e laica per questi crimini contro l’umanità». Tra gli slogan dei manifestanti alcune frasi che chiedono di «smettere di proteggere i pedofili» e «di rendere giustizia alle vite distrutte». «A distanza di un anno - racconta un’altra vittima, l’olandese Ton Leerschool - c’è una maggiore consapevolezza nel mondo su quanto è accaduto, ma non c’è stato nessun gesto, nessuna presa di responsabilità da parte della Chiesa. Guardano solo alla loro reputazione, a come limitare i danni».

Alcuni partecipanti alla manifestazione hanno affisso al muretto dell’argine lungo il Tevere, a ridosso di via della Conciliazione, un disegno con il volto di papa Ratzinger con la scritta "No", ma sono stati invitati dalle forze dell’ordine a
rimuoverlo.

LA BOMBA SVIDERCOSCHI -Contro la casta del Vaticano e il carrierismo clericale

Era il numero due dell'Osservatore Romano e il biografo ufficiale di Wojtyla. Ora ha scritto un libro durissimo contro la «casta del Vaticano» e il «carrierismo clericale» e i «maneggi finanziari». Criticando anche la gestione dello scandalo pedofili. E Oltre Tevere sono furiosi
Gianfranco Svidercoschi
Gianfranco Svidercoschi

Scandalo dei preti pedofili; maneggi finanziari; contrasti tra cardinali alla luce del sole; difficoltà nel dialogo con l'Islam e l'ebraismo; decisioni arrivate dall'alto senza adeguata spiegazione come la messa in latino e la revoca dello scomunica ai vescovi lefebvriani". Ma, soprattutto, "carrierismo clericale" da parte di una "casta ecclesiale" dura a morire e capace di "bloccare i fermenti rinnovatori" del Concilio Vaticano II. Ecco i "mali" che stanno offuscando la Chiesa cattolica secondo un libro da poco in distribuzione e che ha mandato su tutte le furie il Vaticano e le gerarchie episcopali. Quasi una scomunica, perché l'autore non è un anticlericale che vuole la Chiesa confinata nel privato, ma uno scrittore cattolico e vaticanista tra i più noti, Gianfranco Svidercoschi, biografo di Giovanni Paolo II e, quel che è peggio, ex vicedirettore dell'"Osservatore Romano".

Stavolta il giornalista cattolico di lungo corso è accusato di tradimento dentro i sacri portoni, perché "un libro del genere non avrebbe dovuto mai scriverlo", ripetono in Vaticano. In effetti, il taglio critico verso le gerarchie si presenta fin dal titolo, "Mal di Chiesa" (Cooper, 170 pagine, 11 euro), e dal sottotitolo, "Dubbi e speranze di un cristiano in crisi". Oltretevere non hanno gradito nemmeno che Adriano Sofri, notoriamente non credente, nella postfazione parli delle "difficoltà" che l'attuale pontificato ha nel dialogo con il mondo in materia di morale, valori, sessualità, famiglia, pur dando atto alla Chiesa di operare bene sul fronte degli immigrati e del Terzo Mondo.

Il "cristiano in crisi" è, insomma, lo stesso autore, reo - lamentano in Vaticano - di aver messo in fila nomi e cognomi, scandali ed emergenze della Chiesa esplosi negli ultimi anni. "Gli attacchi mi erano arrivati già prima della pubblicazione, attraverso i blog cattolici e ambienti curiali dai cosiddetti "amici di Ratzinger". 

I TRE SCOGLI DELLA CHIESA AFRICANA

Benedetto XVI riceve in vaticano i vescovi delle Conferenze episcopali di Angola e Sao Tomè e rimette al centro della pastorale i temi della famiglia, l’evangelizzazione e l’inculturazione della fede e chiede di combattere la stregoneria


Sono tre gli «scogli» sui quali naufragano molti cristiani in Africa. Il primo è il cosiddetto «amigamento», ovvero una relazione tra uomo e donna, basata sulla convivenza e non fondata sul matrimonio, che contraddice il piano di Dio per la famiglia umana.

“I GAY? RINCHIUDIAMOLI INSIEMI AI NERI SU UN’ ISOLA”

Dichiarazioni shock di un  esponente dei Veri Finlandesi, formazione di estrema destra
“I gay? Rinchiudiamoli su un’isola insieme ai neri, così vedrete che società perfetta ne nascerà”.  La dichiarazione shock arriva da un esponente dei Veri Finlandesi, il partito di estrema destra che aveva trionfato alla recenti legislative della Finlandia. Teuvo Hakkarainen, non nuovo a questo tipo di provocazioni che gli sono costati perfino richiami dal suo partito, non certo tollerante su diritti di omosessuali e immigrati, scandalizza di nuovo, riproponendo una sorta di ghetto dove rinchiudere l’incubo degli intolleranti di destra, chi ha la pelle scura e chi ama persone dello stesso sesso.

sabato 29 ottobre 2011

Uganda: legge contro gay reinserita nell' agenda parlamentare

Diritti gay violatiNel testo sono state incrementate le aggravanti per gli atti omosessuali con forti rischi che la pena di morte, in alcuni casi, si possa applicare molto facilmente.
Venerdì 28 Ottobre 2011 - di La redazione di Gaynews.
Roma - (Agenzia Parlamentare) - "In Uganda la proposta di legge contro le persone gay è stata reinserita ieri nell' agenda parlamentare.
Il testo della proposta di legge è rimasto più o meno lo stesso di quello della scorsa legislatura. Nel testo sono state incrementate le aggravanti per gli atti omosessuali con forti rischi che la pena di morte, in alcuni casi, tramite altri articoli di legge in vigore, si possa applicare molto facilmente. Il principale sostenitore del disegno di legge, è il deputato David Bahati, che l'anno scorso ha difeso il disegno di legge per Rachel Maddow, oggi è il presidente del partito di governo NRM.

Ior colato per il San Raffaele

La Banca Vaticana salva don Verzè.
di Gabriele Perrone.
Il San Raffaele è salvo, ma con la 'condizionale'. Venerdì 28 ottobre i giudici della sezione fallimentare del tribunale di Milano hanno accolto la richiesta di concordato preventivo avanzata dalla fondazione di don Verzè in merito al crac del Monte Tabor, ma hanno anche evidenziato una serie di punti critici da risolvere tra cui il conflitto di interessi.
È stata confermata così l' indiscrezione che circolava già prima della decisione, cioè quella di una procedura con cui l' ospedale potrà cercare un accordo con i creditori per evitare il fallimento, seppur con delle clausole da rispettare.