giovedì 23 giugno 2011

“LE LESBICHE? SONO UNA COSA SPORCA, DIO DEVE PUNIRLE”

Eucharia Uche23 giugno 2011 - Dichiarazioni shock dell’ allenatrice della nazionale nigeriana che giocherà ai Mondiali tedeschi di calcio femminile.
Caccia alle lesbiche nel team nigeriano, espulsione delle transessuali che giocano nella Guinea Equatoriale. I mondiali di calcio femminili che iniziano questa domenica in Germania sono già caratterizzati dall’ esplosione dell’ omofobia.
OMOFOBIA AI MONDIALI - Nel calcio maschile essere gay è ancora il tabù dei tabù, tanto che tra i professionisti solo un giocatore ha fatto coming out, il povero Justin Fashanu che poi si suicidò alcuni anni dopo la fine della sua carriera. Fashanu fu perseguitato per la sua scelta di rendere pubblica la sua omosessualità, tanto che perfino il suo allenatore lo insultava [...]

come un “maledetto finocchio”. Nella controparte femminile l’argomento sembrava però essere affrontato con molta più tolleranza. Le due portieri del team tedesco campione del mondo, Nadine Angerer e Ursula Holl, hanno fatto coming out senza particolari clamori. Ai mondiali tedeschi però l’atmosfera sembra essersi molto incupita, tanto che in più di un caso gli atteggiamenti omofobi sono diventati protagonisti.

CACCIA ALLE LESBICHE E ALLE TRANS – Particolarmente grave è la situazione nella squadra della Nigeria, la cui allenatrice Eucharia Uche ha dichiarato al New York Times con grande soddisfazione di aver allontanato dalla squadra tutte le giocatrici sospettate di essere lesbiche. Secondo l’allenatrice della Nigeria l’omosessualità tra le donne è moralmente molto sbagliata, un comportamento sporco per il quale sarebbe necessario l’intervento di Dio. Già un assistente di Eucharia Uche aveva dichiarato ad un giornale nigeriano l’odio dell’allenatrice verso le lesbiche, che non avevano mai spazio nelle sue squadre. La Nigeria si è resa protagonista anche dell’allontanamento di due giocatrice della Guinea Euqtoriale, le sorelle Simpore, sospettate di essere due transessuali. Le due calciatrici sono state allontanate dai mondiali, anche se nel 2010 avevano partecipato alla Coppa D’Africa femminile.

IL COMING OUT AIUTA, IN EUROPA – Tanja Walther-Ahrens, una ex giocatrice ancora molto popolare in Germania, è rimasta sgomenta dal clima omofobo che si respira in questa edizione dei mondiali. Lei stessa è molto contenta di aver fatto il proprio coming out qualche anno fa. “Non è facile, ma ne vale la pena. Ora posso muovermi in piena libertà, senza pensieri, con le persone che amo, la mia compagna e il mio bambino”. Walther-Ahrens è rimasta colpita dall’atteggiamento del team nigeriano, che probabilmente andrebbe ricondotto “ad un’altra sfera di valori che ci sono nei paesi africani. Fortunatamente in Germania, così come in altre Nazioni europee, il rapporto con l’ omosessualità è molto meno problematico e maggiormente rispettoso.”

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