mercoledì 29 giugno 2011

CANADA, I VESCOVI CONTRO I RISCHI DELLA CULTURA GAY

Manifestazione gayArriva un documento rivolto ai giovani che ribadisce la dottrina cattolica in materia di omosessualità: rispetto delle persone, ma condanna degli atti definiti “immorali e disordinati”
Giacomo Galeazzi - Roma.
Per la Chiesa cattolica è giusto non discriminare i gay (è scritto nel catechismo da sempre) e non si può togliere agli stati la libertà di discutere sulla bontà o meno dell’ equiparazione delle unioni omosessuali al matrimonio. Mentre nelle strade di New York gli attivisti gay festeggiano per il riconoscimento delle unioni omosex, nel vicino Canada la conferenza episcopale approva un documento sui rischi della cultura omosessuale. Da un’apposita commissione costituita dai vescovi canadesi è uscita una lettera-vademecum sul ministero pastorale rivolto ai giovani attratti da persone dello stesso sesso. [...]

«Le Sacre Scritture e la Tradizione insegnano che le relazioni sessuali tra persone dello stesso sesso non sono in accordo con l’ intenzione originale di Dio che si è espressa nel piano della creazione», chiarisce il documento firmato dalla Commissione per la dottrina della Conferenza episcopale del Canada. Agli insegnanti di catechismo e gli altri educatori cattolici spetta il compito di ribadire che gli atti omosessuali sono immorali e producono gravi conseguenze per i giovani attratti da persone dello stesso sesso. I genitori hanno la maggiore responsabilità morale di educare i loro figli e le loro figlie in materia di sessualità umana.

Il documento dell’episcopato canadese affronta tutti i punti più controversi in tema di omosessualità, commenta il sito canadese Lifesitenwes.com, soprattutto in riferimento ad una «cultura gay» che oppone all’insegnamento della Chiesa il suo «aggressivo e immorale stile di vita». Secondo la dottrina cattolica l’omosessualità designa le relazioni tra uomini o donne che provano un’attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso persone del medesimo sesso. Si manifesta in forme molto varie lungo i secoli e nelle differenti culture. La sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile. Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che «gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati». Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva. Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione sessuale. In nessun caso possono essere approvati. La dottrina cattolica specifica che le persone omosessuali sono chiamate alla castità. Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un’amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana.

Il Catechismo della Chiesa cattolica tratta la questione della «Castità e omosessualità» ai numeri 2357-2359. Per quanto riguarda il capitoletto n. 2358, tra la prima versione del 1992 e l’editio typica, normativa, del 1997, esiste una differenza. Nel primo testo si parla di «tendenze omosessuali innate», mentre nel testo finale si introduce il concetto di «tendenze omosessuali profondamente radicate» di cui si parla nell’Istruzione pubblicata dalla Congregazione per l’educazione cattolica. La Chiesa dice sì al rispetto della persona omosessuale, alla quale, proprio in quanto persona, si deve dignità, accoglienza, aiuto. Non si può infatti dimenticare che la persona umana, in quanto creata a immagine e somiglianza di Dio, precede e trascende la propria sessualità, il proprio orientamento sessuale. Le unioni omosessuali non devono essere legalizzate per un motivo naturale: la legge civile non può entrare in contraddizione con la retta ragione senza perdere la forza di obbligare la coscienza. Ogni legge, fatta dagli uomini, ha ragione di legge solo in quanto è conforme alla legge morale naturale, riconosciuta dalla retta ragione, e in quanto rispetta in particolare i diritti inalienabili di ogni persona. Le legislazioni favorevoli alle unioni omosessuali sono contrarie alla retta ragione perché conferiscono all’unione tra due persone dello stesso sesso garanzie giuridiche analoghe a quelle dell’istituzione matrimoniale. E per un motivo biologico-antropologico: nelle unioni omosessuali sono del tutto assenti quegli elementi biologici e antropologici propri del matrimonio e della famiglia. Poiché le coppie matrimoniali svolgono il ruolo di garantire l’ordine delle generazioni e sono quindi di eminente interesse pubblico, il diritto civile conferisce loro un riconoscimento istituzionale. Le unioni omosessuali invece non esigono una specifica attenzione da parte dell’ordinamento giuridico, perché non rivestono il suddetto ruolo per il bene comune. Gli omosessuali, in quanto persone e in quanto cittadini, possono sempre ricorrere - come tutti i cittadini e a partire dalla loro autonomia privata - al diritto comune per tutelare situazioni giuridiche di reciproco interesse.

E come devono comportarsi i politici cattolici nei confronti di legislazioni favorevoli alle unioni omosessuali? Nel caso in cui si proponga per la prima volta all’Assemblea legislativa un progetto di legge favorevole al riconoscimento legale delle unioni omosessuali, il parlamentare cattolico ha il dovere morale di esprimere chiaramente e pubblicamente il suo disaccordo e votare contro il progetto di legge. Concedere il suffragio del proprio voto ad un testo legislativo così nocivo per il bene comune della società è un atto gravemente immorale. Nel caso sia già in vigore una legge favorevole alle unioni omosessuali, egli deve opporsi nei modi a lui possibili e rendere nota la sua opposizione. Se non fosse possibile abrogare completamente una legge di questo genere, egli potrebbe lecitamente offrire il proprio sostegno a proposte mirate a limitare i danni di una tale legge e a diminuirne gli effetti negativi sul piano della cultura e della moralità pubblica, a condizione che sia chiara e a tutti nota la sua personale assoluta opposizione a leggi siffatte e che sia evitato il pericolo di scandalo. Le leggi civili sono principi strutturanti della vita dell’uomo in seno alla società, per il bene o per il male. Esse svolgono un ruolo molto importante e talvolta determinante nel promuovere una mentalità e un costume. Le forme di vita e i modelli in esse espresse non solo configurano esternamente la vita sociale, bensì tendono a modificare nelle nuove generazioni la comprensione e la valutazione dei comportamenti. La legalizzazione delle unioni omosessuali sarebbe destinata perciò a causare l’ oscuramento della percezione di alcuni valori morali fondamentali e la svalutazione dell’istituzione matrimoniale. Non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia. Il matrimonio è santo, mentre le relazioni omosessuali contrastano con la legge morale naturale. Nella Sacra Scrittura le relazioni omosessuali sono condannate come gravi depravazioni. E i vescovi canadesi lo ricordano puntando l'indice sulla cultura gay.

OPUS DEI A PROCESSO!

Opus DeiL' Opus Dei sarà al centro di un processo inedito in Francia, il prossimo mese di settembre. La potente organizzazione cattolica, fondata in Spagna nel 1928, e che conta 80.000 membri nel mondo (di cui 1.600 in Francia), sarà portata in tribunale a Parigi da una giovane donna francese che accusa l'opera di «manipolazione mentale».
Giacomo Galeazzi.
A 29 anni pesa solo 39 chili. Un calvario durato 16 anni, quando nel 1985 a sua insaputa entro' nell' Opus Dei unendosi ad una scuola alberghiera nella regione francese di Aisne. Nel 2001 il suo avvocato denuncio' l' organizzazione riconosciuta dalla Chiesa Cattolica accusandola di ''manipolazione mentale'' e ''condizioni di lavoro mortificanti''. E a settembre partira' la prima udienza, a Parigi: [...]

dopo 9 anni di indagini due membri di un'associazione strettamente legata all'Opus Dei, l'Association de culture universitaire et technique (ACUT), saranno infatti processati con l'accusa di ''lavoro clandestino''. Lo riferiscono fonti giudiziarie.
E' la storia di Catherine T., che dapprima cade nelle mani di ''un precettore, un direttore di coscienza'', spiega la donna, che nel 1987 la obbliga a contrattare i voti di obbedienza, poverta' e castita'. Catherine diventa cosi' una ''numeraria ausiliaria'', vale a dire una responsabile per i lavori domestici, ottenendo per tredici anni contratti di lavoro con organizzazioni o associazioni che, secondo il suo legale Rudolf Bosselut, ''dipendono esclusivamente dall'Opus Dei''. L' ACUT riconosce solo un ''legame spirituale'' con l'Opus Dei, ma niente di piu'. I legali dell' associazione negano inoltre le accuse mosse dalla donna. ''Non c'e' nulla di vero. Lei e' stata pagata in base ai lavori svolti'', ha affermato Thierry Laugier.

La Stampa

PADOVA, MAROCCHINO SGOZZA LA MOGLIE ADULTERA L'IMAM LO DIFENDE: "LAPIDAZIONE? E' NEL CORANO"


CoranoScoperto il tradimento, il marocchino uccide la moglie. Maher Selmi, mediatore culturale e portavoce dell’associazione che gestisce la moschea di via Anelli, non condanna: "La lapidazione in quanto pena o punizione c’è nel Corano". Scoppia la polemica. La Sbai: "Apologia di reato".
Padova - Le immagini di Sakineh avevano bucato i teleschermi del Vecchio Continente. L'orrore per la decisione di condannare alla lapidazione la donna, accusata di adulterio e omicidio, aveva portato in piazza migliaia di persone per sensibilizzare il tribunale iraniano. Oggi, la violenza del diktat coranico torna a dividere l' Italia. [...]

A scatenare la polemica è stato Maher Selmi, mediatore culturale nonché portavoce dell’associazione Rahma che a Padova gestisce la moschea di via Anelli. "La lapidazione in quanto pena o punizione c’è nel Corano - spiega Selmi all'Adnkronos - un musulmano non la può negare. Però bisogna stare attenti all’interpretazione: ci sono dei criteri per infliggerla".

La lapidazione usata per punire le donne che tradiscono i mariti. E' una pratica comune nei Paesi islamici. Negli ultimi anni, però, anche l'Italia è vittima di episodi di violenza: uomini che vogliono "educare" le mogli o le figlie che si stanno occidentalizzando. Ieri, a Padova, Zrhaida Hammadi, 38enne carpentiere di origini marocchine, quando si è visto mancare di rispetto non ha saputo trattenersi e all’ennesima lite con la moglie l’ha aggredita con un coltello colpendola al collo recidendole la giugulare. Secondo gli inquirenti, la donna, Fatima Chabani (33 anni), aveva aderito a "uno stile di vita piu occidentale" ma avrebbe minato l’onore del marito sopratutto perché avrebbe frequentato un altro uomo. Selmi dice di non voler commentare l'omicidio, ma mette le mani avanti: "Occorre la certezza sui motivi che hanno portato al gesto e poi c’è una persona scomparsa alla quale dobbiamo rispetto".

Le parole del mediatore culturale fanno scoppiare un vero caso. Per la parlamentare del Pdl Souad Sbai ricorda che prima della fine del processo per Sanaa toccò a Begm Shnez essere lapidata in casa. E attacca duramente la poszione di Selmi che "si permette di elogiare la lapidazione e di riconoscere solo la legge islamica". Per la Sbai, "questa è apologia di reato". Per questo, a breve il numero uno della moschea di via Anelli ne risponderà davanti ad un giudice. "Oggi partirà infatti una lettera di denuncia al Procuratore di Padova - spiega la Sbai - per far sì che questo mediatore fai da te ed estremista venga allontanato al più presto dal ruolo".

Aconra una volta emerge con prepotenza la necessità di maggiori controlli sulle moschee e su chi vi lavora dento. "Occorre - puntualizza la Sbai - un controllo preventivo sui mediatori culturali nonchè la previsione dell’espulsione diretta con rimpatrio immediato per chi fomenta l’odio". Ma il mediatore non ci sta e rincara la dose: "I musulmani che vivono in Europa devono cominciare a leggere e rileggere il loro testo sacro e reinterpretarlo in modo che vada bene per la società in cui vivono". Sebbene ammetta che gli islamici non possono vivere in Italia nel modo in cui vivo in Marocco o in Egitto, Selmi non condanna la pratica della lapidazione per le adultere. Anzi. "Ci sono delle condizioni che devono coesistere per l’esecuzione ossia quattro testimonianze coincidenti dell’adulterio - spiega - è chiaro che questa non è una legge fatta per punire ma per allontanare. E poi non penso che nessuna adultera andrà mai in un luogo pubblico a fare certe cose - conclude - ribadisco che non posso negare che la lapidazione c’è ma bisogna capire".

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CASSAZIONE: «LECITO COLTIVARE MARIJUANA SUL TERRAZZO DI CASA »

Marijuana in vasoVia libera dalla Cassazione alla coltivazione, sul terrazzo di casa, di una piantina di marijuana perché il fatto, nonostante il rigido orientamento delle norme sugli stupefacenti, non ha alcuna portata offensiva.
Per questa ragione i supremi giudici hanno respinto il ricorso con il quale il procuratore generale della Corte di Appello di Catanzaro ha protestato contro l' assoluzione di un ragazzo di 23 anni sorpreso con una piantina di 'maria' sul balcone della sua abitazione a Scalea (Cosenza).
Con questo verdetto i supremi giudici - sentenza 25674 - sembrano volersi lasciare alle spalle quella giurisprudenza che ha stabilito che deve essere sempre punita la coltivazione [...]

di sostanza stupefacente.
In particolare la Cassazione, per sdoganare dalla soglia di rilevanza penale il possesso della piantina di canapa indiana, fa riferimento a un principio giuridico che «sebbene timidamente ha già fatto capolino nella giurisprudenza di merito e di legittimità e che tira in ballo la necessità che il possesso limitato di piante o principi droganti sia in grado di procurare danni. In pratica, ad avviso dei supremi giudici occorre sposare la linea di giudizio che individua nella problematica dell'offensività la leva destinata in futuro ad innovare tutto il sistema penale».
«COLTIVARE 'MARIA' SUL TERRAZZO È INOFFENSIVO». Dunque quando la «modestia dell'attività posta in essere» emerge da circostanze oggettive di fatto, come in questo caso la coltivazione di una piantina in un piccolo vaso sul terrazzo di casa con un principio attivo di mg 16, il comportamento dell'imputato deve essere ritenuto del tutto inoffensivo e non punibile anche in presenza di specifiche norme di segno contrario.
In conclusione, ha osservato la Cassazione, non solo non è punibile alcun comportamento non previsto dalla legge come reato, ma non è punibile nemmeno il reato che non procura danni a nessuno: in altre parole 'nullum crimen sine lege' ma anche 'nullum crimen sine iniuria'.

Martedì, 28 Giugno 2011

http://www.lettera43.it/attualita/19751/lecito-coltivare-una-pianta-di-marijuana.htm


giovedì 23 giugno 2011

"QUELLO OMOSSESSUALE È L' AMORE PURO"



VeronesiVeronesi al sindaco di Bologna: scelta consapevole e più evoluta.
MILANO - «L’ omossessualità è una scelta consapevole e più evoluta. Quello omossessuale è l’amore puro». Ne è convinto l’ oncologo Umberto Veronesi, intervenuto sul tema oggi a Milano, a margine della presentazione dell’annuale Conferenza mondiale "The future of science" che si terrà a Venezia dal 18 al 20 settembre.
Veronesi si colloca «sul fronte opposto» rispetto ai sindaci che in questi giorni hanno espresso dichiarazioni contestate dalle associazioni che difendono i diritti dei gay. In particolare rispetto al sindaco di Bologna, Virginio Merola,
che ha dichiarato di voler favorire le coppie sposate ai fini delle graduatorie pubbliche, a dispetto di quelle di fatto, omosessuali comprese.
Le dichiarazioni del primo cittadino del capoluogo emiliano arrivano dopo quelle di Fabio Federico, sindaco di Sulmona, che avrebbe definito alcuni tipi di omosessualità un’ aberrazione genetica, frasi poi rinnegate. «L’amore omosessuale - replica Veronesi - è l’amore più puro. L’ amore etero, invece, è strumentale alla procreazione: "Io ti amo non perché amo te, ma perchè in te ho trovato la persona con cui fare un figlio". L’ amore omosessuale no. Un omosessuale dice: "Amo te perché sei più vicino a me, perché hai un cervello più vicino al mio. Il tuo pensiero, la tua sensibilità, i tuoi sentimenti sono più vicini ai miei"».
Secondo lo scienziato, che si posiziona «sul fronte opposto anche ideologicamente rispetto a Merola», è difficile dire se la chimica, o qualcos’altro, abbia un ruolo nella sessualità. «Aver qualcosa di chimico dentro» che spinge verso l’eterosessualità o l’omosessualità «vorrebbe dire che uno è predisposto e che geneticamente nasce già omosessuale. Questo non lo penso. La sessualità si diffonde in rapporto agli stili di vita, alla cultura del momento, è anche un atteggiamento contagioso», osserva Veronesi. Quanto all’esistenza di alcuni animali che esprimono comportamenti omosessuali, l’oncologo risponde che «lì vediamo solo un’espressione sessuale, non vediamo il pensiero legato all’omosessualità. Non credo che sia la stessa omosessualità», conclude l’ex ministro della Sanità.

OTTOBRE 2011: ARRIVA LA PIOGGIA DI METEORITI

Meteoriti23 giugno 2011 - La Nasa lancia l’ allarme: i Draconidi potrebbero danneggiare il sistema satellitare mondiale, nonchè la stazione spaziale.
Occhio al cielo: l’ appuntamento è per ottobre 2011 quando i Draconidi, meteoriti che orbitano presso la costellazione del Drago, entreranno nell’ atmosfera terrestre creando quella che in termine tecnico viene definita “doccia di meteoriti”. Secondo la Nasa, però, non sarà un bello spettacolo, una cosina divertente che potremo guardare con gli occhi al cielo. Sarà un momento critico, invece, per il sistema satellitare mondiale, perchè i meteoriti potrebbero seriamente danneggiare gli impianti che orbitano intorno all’orbe terracqueo.
ALLARME GENERALE – Le parole usate dal rapporto dell’agenzia spaziale americana [...]

sono tutt’altro che leggere. Sui media tecnologici e specializzati, viene riportato l’ allarme.
La Nasa avverte che per l’ ottobre dell’anno prossimo i Draconidi, una pioggia di meteoriti che capita ogni autunno, sarà catastrofica per la flotta dei satelliti, delle sonde e delle costruzioni umane che orbitano intorno alla Terra. Si prevede che saranno bombardate con un’ intensità tale da poter coinvolgere seriamente la maggioranza dei dispositivi che circolano nello spazio. Sarà un bello spettacolo da vedere nelle nostre case ma un pericoloso evento per i satelliti.

I Draconidi orbitano effettivamente intorno alla terra ogni anno, in quel periodo; ma questa volta, raccontano le informazioni a disposizione, ci troveremmo davanti ad un picco di attività celeste.

PERICOLI E CONTROMISURE – La Nasa, continunano i media che parlano della vicenda – che, in realtà, appare già prevista almeno da un anno – avrebbe deciso di “riorientare” la stazione spaziale internazionale appunto per prevenire eventuali danni da meteoriti.

L’intensità di questa pioggia si prevede tanto forte che la Nasa sta già pensando di riorientare la Stazione spaziale internazionale per resistere al brutale impatto. La piattaforma monta uno scudo protettore per evitare questo tipo di bombardamento siderale, ma la potenza dei prossimi Draconidi porta a temere che non sarà sufficiente per sopportare gli impatti letali dei bolidi.

Altri fronti di rischio saranno la salvaguardia del telescopio spaziale Hubble, peraltro appena riparato dopo un periodo di inattività; e le “passeggiate spaziali”, che saranno proibite. E, aggiunge Space prefigurando gli scenari più apocalittici, potrebbero andare Ko tutti i dispositivi che contano sulla rete satellitare per il proprio funzionamento.

A parte il pericolo fisico che potrà provocare il bombardamento, le scariche elettrostatiche potrebbero friggere molti componenti elettronici vitali. Il caos che provocherà questa pioggia di bolidi, potrebbe essere enorme. Immaginiamo solo ciò che potrebbe succedere ai GPS, ai telefoni senza fili o alle Tv senza cavo.

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“LE LESBICHE? SONO UNA COSA SPORCA, DIO DEVE PUNIRLE”

Eucharia Uche23 giugno 2011 - Dichiarazioni shock dell’ allenatrice della nazionale nigeriana che giocherà ai Mondiali tedeschi di calcio femminile.
Caccia alle lesbiche nel team nigeriano, espulsione delle transessuali che giocano nella Guinea Equatoriale. I mondiali di calcio femminili che iniziano questa domenica in Germania sono già caratterizzati dall’ esplosione dell’ omofobia.
OMOFOBIA AI MONDIALI - Nel calcio maschile essere gay è ancora il tabù dei tabù, tanto che tra i professionisti solo un giocatore ha fatto coming out, il povero Justin Fashanu che poi si suicidò alcuni anni dopo la fine della sua carriera. Fashanu fu perseguitato per la sua scelta di rendere pubblica la sua omosessualità, tanto che perfino il suo allenatore lo insultava [...]

come un “maledetto finocchio”. Nella controparte femminile l’argomento sembrava però essere affrontato con molta più tolleranza. Le due portieri del team tedesco campione del mondo, Nadine Angerer e Ursula Holl, hanno fatto coming out senza particolari clamori. Ai mondiali tedeschi però l’atmosfera sembra essersi molto incupita, tanto che in più di un caso gli atteggiamenti omofobi sono diventati protagonisti.

CACCIA ALLE LESBICHE E ALLE TRANS – Particolarmente grave è la situazione nella squadra della Nigeria, la cui allenatrice Eucharia Uche ha dichiarato al New York Times con grande soddisfazione di aver allontanato dalla squadra tutte le giocatrici sospettate di essere lesbiche. Secondo l’allenatrice della Nigeria l’omosessualità tra le donne è moralmente molto sbagliata, un comportamento sporco per il quale sarebbe necessario l’intervento di Dio. Già un assistente di Eucharia Uche aveva dichiarato ad un giornale nigeriano l’odio dell’allenatrice verso le lesbiche, che non avevano mai spazio nelle sue squadre. La Nigeria si è resa protagonista anche dell’allontanamento di due giocatrice della Guinea Euqtoriale, le sorelle Simpore, sospettate di essere due transessuali. Le due calciatrici sono state allontanate dai mondiali, anche se nel 2010 avevano partecipato alla Coppa D’Africa femminile.

IL COMING OUT AIUTA, IN EUROPA – Tanja Walther-Ahrens, una ex giocatrice ancora molto popolare in Germania, è rimasta sgomenta dal clima omofobo che si respira in questa edizione dei mondiali. Lei stessa è molto contenta di aver fatto il proprio coming out qualche anno fa. “Non è facile, ma ne vale la pena. Ora posso muovermi in piena libertà, senza pensieri, con le persone che amo, la mia compagna e il mio bambino”. Walther-Ahrens è rimasta colpita dall’atteggiamento del team nigeriano, che probabilmente andrebbe ricondotto “ad un’altra sfera di valori che ci sono nei paesi africani. Fortunatamente in Germania, così come in altre Nazioni europee, il rapporto con l’ omosessualità è molto meno problematico e maggiormente rispettoso.”

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A COME ATEA

La copertina del libroDi Carla Corsetti: una nuova uscita della collana "Tempesta laica".
Il libro:
...Per ogni lettera dell’ alfabeto, l’ autrice ha trattato alcune parole particolarmente significative che le hanno permesso di sviluppare le sue riflessioni di lucida pensatrice.
Questo glossario delle opinioni non è frutto solamente di una mente acuta che sa scandagliare la storia, le cause della violenza e della corruzione nel mondo, la spietatezza e la follia dell’ essere umano, ma anche frutto d’un cuore caldo che ama l’ essere umano...
Adriano Petta [...]

L’autore:
Carla Corsetti nasce a Roma nel 1962. Ha conseguito la maturità classica e si è laureata in Giurisprudenza. Ha accompagnato gli studi universitari con un assiduo tirocinio nello studio legale del padre. Esercita la professione di avvocato.
E' sposata e madre di due figli. Si è sempre occupata di politica ed ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale nel 1993 in una lista civica di centro-sinistra. Nel 2009 ha fondato Democrazia Atea e attualmente ne è il Segretario nazionale. Si dichiara atea dalla nascita e ritiene che essere anticlericali sia un “dovere morale."

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LA CHIESA CATTOLICA È LA LOBBY DI POTERE DEI PEDOFILI

Ratzinger e WojtylaE’ inammissibile che una società avanzata come la nostra consenta ancora a chi occupa gran parte del proprio tempo a stuprare bambini, corrompere i loro genitori e spacciare droga di atteggiarsi a integerrimi depositari della morale, mentre gli integralisti, accecati dalla loro irrazionalità, persistono comunque nel giudicare quei comportamenti irreprensibili e i voltagabbana della politica recepiscono senza problemi le loro verità indiscusse nelle leggi dello Stato.
Da tempo la società civile ha smascherato i pedofili fustigatori di costumi. Ciononostante le gerarchie ecclesiastiche continuano imperterrite a coprire i loro abusi, anche dopo che la chiesa ha cominciato ad ammettere parzialmente i suoi difetti e ha dichiarato di essere interessata alla soluzione del problema. [...]

E’ chiaro, tuttavia, che, invece di aiutare le vittime, questa mira unicamente a mantenere il segreto, a evitare lo scandalo, a proteggere la sua reputazione e a salvaguardare i suoi privilegi. Si sa, infatti, di numerosi esempi di preti notoriamente pedofili ai quali, pur essendo a conoscenza del fatto che avevano abusato di decine di bambini per decenni, era stato permesso di continuare a perpetrare i loro crimini senza che fossero puniti.

E’ rivoltante che la chiesa cattolica abbia potuto tollerare questo crimine mostruoso in ogni parte del mondo e che continui a farlo. La società civile non le deve consentire mai più di sputare sentenze sui temi etici. E se essa persisterà in questo atteggiamento, che è riduttivo definire ripugnante, dovrà farsi carico di informare costantemente l’opinione pubblica sulla questione della pedofilia clericale, fino a quando i preti non saranno costretti a pagare la giusta punizione.

http://nostradamus.ilcannocchiale.it/


domenica 19 giugno 2011

OGNI SORTA DI CREDENTE

Fedeli a messaÈ impossibile aver la meglio su un ignorante usando degli argomenti.
.. Samuel Taylor Coleridge.

Come abbiamo visto, le basi che formano la struttura di qualsiasi religione sono tutte improbabili, assurde, contraddittorie: questa loro qualità non può che riflettersi sulla mentalità di chi le assume come cosa vera.
Poichè ama credere in favole (che però ha la pretesa di ritenere le cose più serie e "adulte" che ci siano), il credente-tipo cristiano è, indipendentemente da età, censo o livello culturale, perlopiù un individuo rimasto fondamentalmente bambino, la cui infantilità deve essere continuamente foraggiata e rafforzata [...]

tramite il confronto coi ragionamenti (ben più complessi) di chi analizza e smaschera il suo credo. Questo atteggiamento, motivato dall'esorcizzare la ragione per paura di scoprirsi infantili, implica incapacità d'accettare le evidenze secondo ragione: anzi, più assorbono le critiche dell'opposizione, più si convincono della veridicità delle loro basilari convinzioni. D'altronde, il loro "dio" s'era premurato di profetizzare che, in futuro, sarebbero stati ostacolati dai "servi del Male"!

In fondo, il credente desidera rimanere infantile anche per controbilanciare le pressioni della vita quotidiana, che ci trasporta, per via dei suoi ritmi, ad assumerci sempre più velocemente delle responsabilità spesso ingrate: è spiegabile, dunque, perché mai in proporzione l'uomo odierno sia, non tanto paradossalmente, più infantile e credulone che non in passato, sebbene, altrettanto facilmente, gli sia possibile liberarsi da questa impasse con la cultura e l'informazione, oggi molto più a portata che non in passato (proprio per questo motivo le chiese cui egli aderisce si scagliano contro l'informazione con più ferocia di quanto non avveniva in passato).

Questo tipo di credente ritiene d'essere "adulto" e "raffinato" nel credere appunto in concetti "nobili" e "sovrumani" quali dio e affini, e soprattutto nel lambiccarsi il cervello sulle astrusità teologiche con le quali sono state ammantate le puerilità in cui crede; così facendo, non si accorge che sta solo praticando palestra amorale di auto-convincimento. Malgrado si renderebbe necessario evitare qualsiasi interazione con elementi del genere, per non correre il rischio d'essere contaminati dal loro infantilismo (o peggio), talora è quasi obbligatorio farlo, a cagione delle gravi colpe e delle sistematiche intrusioni delle istituzioni religiose alle quali risultano "iscritti".

Normalmente tranquilli, "amichevoli" e baldanzosi quando non sono "molestati", alzano le barriere prontamente dinnanzi al dubbio, perché questo è stato insegnato loro fin da tenera età; essi chiedono tolleranza e pacatezza da parte dei "nemici", ma non s'accorgono di provocare la ragione con il loro proselitismo e le loro convinzioni, insopportabili per qualsiasi essere raziocinante. In fondo, per ben venti secoli negli editti imperiali e nelle encicliche papali, come minimo i cristiani hanno bollato come "insani e folli" chiunque non avesse creduto in esseri superiori e cose del genere. La persona di buonsenso converrà sicuramente sul fatto che non si potrà mai essere pacati e rispettosi verso chi crede in favole nocive come quella dei vangeli, spacciate per verità divina: tutt'al più si potrebbe essere assecondanti.

A loro avviso, se proprio non potesse fare a meno di esistere, l'opposizione dovrebbe almeno evitare di criticare. Per questo tipo di credenti, le critiche sono "convinzioni personali", quando ad avanzarle è un non-credente; invece, le loro opinioni sono "tesi assodate" e "indiscutibili", poichè risultano condivise "da tutti" dall'alba dei tempi, e "nessuno studioso serio" ne ha mai dubitato.
Per lo stesso motivo, affermano anche che l'opposizione si sarebbe "fossilizzata" su teorie "oramai demistificate", probabilmente al pensiero che il credere in un dio lasci molto spazio nella scatola cranica, per poter escogitare nuovi argomenti in suo supporto. Prova ne sia il fatto che, quando si chiedono a loro delle prove sull'esistenza di Dio, essi apportano sempre le medesime sin dalle origini della "civiltà" umana: la "bellezza del creato", le "scritture" e "il sentimento". Che siano state tutte e tre sconfessate ab antiquo, però, importerà ben poco.

Occorre sottolineare, infatti, che gli elementi più irriducibili e stolidi tra loro siano quelli dotati di argomenti copiati da fonti più autorevoli: onde evitare eventuali dubbi scomodi, costoro si accontentano di girare attorno a quei pochi concetti. Chiaramente, non possono dubitare persino di quel poco che conoscono, credendo d'avere le spalle coperte da "esperti di Dio": i quali, malauguratamente, sono accreditati semplicemente dall'autorità che i primi tributano loro. Questa evidenza risalta facilmente allorquando, messi alle corde, anziché rispondere alle domande dirottano il fulcro della discussione su argomenti "a effetto", basati sul richiamo alla "morale", alla "civiltà", al "rispetto", all'"educazione".
Finchè non li avrai messi alle corde, costoro si arrogheranno il diritto di criticare la tua libertà di pensiero, nella pretesa che il non credere sia un errore e un pericolo per la "comunità". Difatti, in genere il credente fanatico si inalbera per tre motivi fondamentali: 1) se è costretto a turbare la pace serafica in cui è immerso, dovendosi chiedere come mai esista ancora qualche folle istigato da Satana a "combattere l'Onnipotente"; 2) quando si sente stupido se il critico dimostra d'aver ragione con argomentazioni serie e sensate; 3) quando è costretto ad ascoltare frasi di negazione, dato che Dio è il "Si".
Messi alle strette, non rimane loro che aggrapparsi alla "libertà d'opinione", quella stessa negata pubblicamente per millenni dalle loro chiese; senza accorgersi che, in tal modo, il loro credo "ineffabile e vero", ricco di "tesi" e posizioni "incrollabili", come per magia diventi una "opinione"! L'esperienza insegna, però, che questo status è solamente temporaneo: non appena l'"indemoniato" si sarà calmato, potranno comunque riprendere la loro crociata per tentare di riguadagnarlo alla "verità".
Per loro nulla sarà cambiato, finché esisterà una fonte da cui promana la superstizione cui aderiscono.

http://www.alexamenos.com/index.php?itemid=184


martedì 14 giugno 2011

SACRO QUORUM

Agostino ValliniIl risultato dei referendum suscitano reazioni anche nel mondo cattolico, che nei giorni scorsi aveva lanciato numerosi segnali di interesse per i contenuti dei quesiti referendari. In particolare su quelli relativi all'acqua e al nucleare.
È di pochi giorni fa la manifestazione in difesa dell'acqua pubblica organizzata a Piazza San Pietro da un gruppo di religiosi. Ma a favore di questa posizione si erano espressi anche prelati e porporati.
E senza entrare nel merito dei referendum, ma nell'ambito di un appello per il rispetto dell'ambiente come bene comune, anche il Papa la scorsa settimana, aveva invitato ad adottare energie non pericolose. Oggi, a poche ore dalla chiusura dei seggi, il vicario di Roma, cardinale Agostino Vallini, interpellato sul quorum raggiunto, non si è sottratto: [...]

«Il mio pensiero è questo: ogni volta che il popolo è chiamato ad esercitare la democrazia è un fatto positivo. Se sono andato a votare? - ha aggiunto - Sì, sono andato».
Il Sir, agenzia della Cei, parla di «risultati netti al di là delle previsioni», «perfettamente coerenti con la vicenda complessiva di questi mesi. Il quorum superato di slancio va ben al di là del merito dei quesiti: rappresenta un messaggio diretto degli elettori, al di là degli schieramenti, direttamente al governo». In particolare nei quesiti sull'acqua si può leggere «la progressiva erosione dei totem liberisti, che pure avevano influenzato non piccola parte del mondo Pd - prosegue il Sir -.

Per non parlare del quesito di cui meno si è parlato, che riguardava direttamente Berlusconi, sul legittimo impedimento. Le scelte referendarie, pur sbrigative e schematiche, come implica lo strumento, sono chiare e devono essere tradotte in politiche pubbliche coerenti». «Il vero punto debole del sistema italiano non è tanto dal lato della domanda, quanto piuttosto dell'offerta politica». Famiglia Cristiana, il settimanale dei Paolini, così titola e interpreta i fatti sul proprio sito: «Quorum raggiunto.
Un altro 'no' al governo». Intervistato da Radiovaticana, Franco Miano, presidente nazionale Azione Cattolica, esamina qual è stato il ruolo dei cattolici in questa consultazione. «Secondo me - afferma - sono stati determinanti, perchè c'è una sensibilità, c'è un'attenzione che nasce proprio dalla vita delle associazioni, dalla vita delle comunità ». Un segnale che «i cattolici in Italia hanno e possono avere sempre più un ruolo significativo proprio nella capacità di far crescere la coscienza comune». Attraverso l'agenzia Misna, fa sentire la sua voce anche Alex Zanotelli, missionario in prima fila nell'impegno contro la privatizzazione dell' acqua. Zanotelli parla di «un piccolo miracolo ottenuto lottando contro tutti e tutto: ora - afferma - i partiti vogliono appropriarsi della vittoria ma la verità è che, insieme con i giornali e le televisioni, non hanno permesso alcun dibattito serio sui quesiti».

GIACOMO GALEAZZI - LA STAMPA


IL PAPA IN CROAZIA: UNA GAFFE DIETRO L' ALTRA

Il Papa sulla tomba di StepinacMarco Ansaldo su Repubblica del 6 giugno ci informa.

No alle coppie di fatto. «Non è questa la vera famiglia», dice il Papa. «E la convivenza - aggiunge - non aiuta il matrimonio». È tutta incentrata sull´istituto famigliare l´omelia di Benedetto XVI, nel secondo e ultimo giorno della sua visita pastorale in Croazia. Un tema che si è rivelato il cardine del suo viaggio, insieme alla frecciata lanciata appena sbarcato a Zagabria contro l´Europa, nella cui comunità la Croazia entrerà presto come 28esimo membro, ma che è «afflitta da burocratismo» e da una «cultura razionalistica».
Davanti a 300 mila persone strette nel recinto dell´ ippodromo, durante la messa Joseph Ratzinger ha invitato i tanti fedeli cattolici del Paese a non cedere «a quella mentalità secolarizzata [...]

che propone la convivenza come preparatoria o addirittura sostitutiva del matrimonio». E li ha spinti a non ridurre l´ amore a «emozione sentimentale», a «pulsioni». Perché la «famiglia fondata sul matrimonio - ha spiegato - ha un «valore unico e insostituibile», ed «è la strada fondamentale» per «vivificare il tessuto sociale».

La famiglia tradizionale, ha aggiunto, è anzi «una piccola chiesa» in un momento in cui l´istituzione è minacciata in Occidente, dove le cattedrali si svuotano e la trasmissione della fede ai giovani appare sempre più difficile. «Cari genitori - ha detto il Pontefice - impegnatevi sempre ad insegnare ai vostri figli a pregare, e pregate con essi; avvicinateli ai sacramenti; non abbiate paura di leggere la sacra scrittura».

Nel pomeriggio Ratzinger si è raccolto sulla tomba del cardinale Alojzije Stepinac, beatificato da Giovanni Paolo II nel 1998, nonostante le polemiche sul suo ruolo giudicato troppo accondiscendente verso il regime filonazista degli ustascia croati alla fine della Seconda guerra mondiale. E un´associazione di vittime dell´ Olocausto ha espresso la propria «delusione» per il gesto del Pontefice. «Stepinac - hanno affermato - è stato un difensore zelante degli ustascia, le cui crudeltà sono state così estreme da scioccare persino alcuni capi nazisti. Il Papa ha fatto bene a condannare il regime ustascia, ma ha sbagliato a rendere omaggio a uno dei suoi principali avvocati». Polemiche anche sull´esclusione, attuata dai vescovi croati dall´incontro della società civile con il Papa, dell´ex capo dello Stato, Stipe Mesic, del grande scrittore Predrag Matvejevic e del leader dell´opposizione di sinistra Milanovic. Mesic ha criticato aspramente l´ episcopato locale, accusandolo di sfruttare la visita in senso politico, a favore dei partiti del centro destra.

Pubblicato da don Franco Barbero

http://donfrancobarbero.blogspot.com/2011/06/il-papa-in-croazia-una-gaffe-dietro.html


L’ INVOLUZIONE DEL GENERE UMANO: RIDOTTO DEL 10% NEGLI ULTIMI 10 MILA ANNI

Evoluzione o involuzione?ROMA – L’ evoluzione del genere umano è un tema delicato, anche se d’ora in poi sarebbe più corretto parlare di “involuzione”: negli ultimi 10 mila anni ci siamo ristretti, perdendo il 10 per cento della massa cerebrale rispetto ai primi Homo Sapiens e scendendo da un peso medio di 80-90 chilogrammi ad uno di 70-80 chilogrammi. A darne notizia Marta Lahr, co-direttore del Centro per gli Studi dell’ evoluzione umana dell’ università di Cambridge: “gli esseri umani erano più alti e muscolosi. Lo studio dei fossili non è omogeneo, ma dimostra qual è stato il nostro cammino nel corso di oltre 190 mila anni. Il cambiamento è stato notevole. Non siamo cresciuti, ci siamo rimpiccioliti”. [...]


Prove evidenti di questo rimpicciolimento si evincono dalla struttura dei crani rinvenuti in Africa, Asia ed Europa, che presentano strutture di fondo simili fra loro: “tutti erano più grandi noi, lo testimoniano anche le armi, gli strumenti musicali, gli oggetti di uso comune. Il cambiamento sostanziale è avvenuto negli ultimi 10 mila anni. La domanda banale da porsi è: perché? C’è anche una risposta abbastanza semplice, ma forse non definitiva: l’arrivo dell’agricoltura”, ha spiegato la Lahr.

Uno studio recentemente pubblicato dall’ antropologa Amanda Mummert, dell’ università di Emory di Atlanta, conferma quanto riferito dalla Lahr: l’analisi di 21 organizzazioni sociali che hanno abbandonato la caccia in favore dell’agricoltura hanno mostrato una riduzione dell’ altezza media ed un aumento delle patologie, legato secondo la Mummert alla mancanza di micronutrienti provenienti dalla cacciagione, poiché anche se con l’agricoltura “le calorie sono state abbondanti, vitamine e minerali decisivi per la crescita sono diventati insufficienti”.

Alcuni studiosi non sono però convinti che la risposta di questa involuzione sia legata all’ agricoltura, come Chris Stringer, docente presso il Natural History Museum di Londra, che ha fatto notare come molte popolazioni rimaste legate alla caccia, oltre che all’ agricoltura, hanno sviluppato una muscolatura laterale, ritenendo dunque più probabile il passaggio da una vita nomade ad una sedentaria la base delle riduzioni registrate nell’evoluzione umana.

La Lahr ha poi osservato che “abbiamo perso una porzione di materia cerebrale pari a una pallina da tennis. Forse dipende dal fatto che il cervello assorbe circa un quarto dell’energia prodotta dal corpo. Calando le dimensioni fisiche calano anche quelle cerebrali”. Affermazione che ha suscitato il commento del collega Robert Foyer: “siamo pezzi di pongo. La nostra forma e la nostra dimensione cambiano continuamente. Non è meraviglioso?”. Meraviglia e mistero per il nuovo tassello che si aggiunge al complesso puzzle dell’evoluzione del genere umano. Scusate, dell’involuzione.

13 giugno 2011 |

http://www.blitzquotidiano.it/scienza-e-tecnologia/involuzione-genere-umano-ridotto-888023/


GIOBBE, RATZINGER, E IL SANGUE DI SAN GENNARO

L' ampolla con il sangue di San Gennarodi Renato Pierri.
Barbara Serra, durante la sua trasmissione Cosmo (Rai3 - 15 giugno), chiede ad un serio giornalista di una seria rivista cristiana: "Perché alle volte il miracolo non avviene e il sangue di San Gennaro non si liquefa?", e il giornalista risponde: "Questo bisogna chiederlo a Dio".
Ora, io comprendo la domanda di Giobbe sull' eterno problema che assilla l' uomo - la sofferenza del giusto - anche se il patriarca commetteva l' errore di attribuire alla volontà di Dio i mali da cui era afflitto.
Comprendo la profondità della domanda di papa Ratzinger al Signore, nel maggio del 2006 ad Auschwitz: [...]

«Perché Signore, hai taciuto? Perché hai potuto tollerare tutto quest’ eccesso di distruzione e questo trionfo del male?».
Però trovo ridicola la domanda: "Dio, perché alle volte non fai liquefare il sangue di San Gennaro?". Il pensiero - contraddetto dalla storia e dall'esperienza della vita di tutti i giorni - che Dio possa intervenire nelle vicende umane, è comprensibile, ma che possa intervenire in un'ampolla, è semplicemente assurdo e offensivo, giacché significa considerare il Signore una sorta di mago.
Però, se proprio vogliamo osare, allora forse potremmo domandargli: "Dio, perché hai bisogno che il prete agiti, e giri sottosopra l'ampolla? Non potresti, mentre l'ampolla resta immobile, far ribollire il sangue, facendolo risalire lungo le sue pareti?". Ma comportiamoci seriamente, e non osiamo, ché il cristianesimo è una religione seria.

Renato Pierri


REFERENDUM, IL QUORUM C’È. PER IL SÌ UNA VITTORIA SCHIACCIANTE

Quorum raggiunto13 giugno 2011 - Prime sezioni scrutinate: brutte notizie per il governo.

17,29 – L’onorevole Pdl Guglielmo Picchi su Facebook ricorda le vecchie posizioni di Bersani su nucleare e servizi pubblici. “Questa è divertente… sarà vera?”, scrive sulla sua bacheca. E annuncia pubblicando un link: “Ecco il libro dove Bersani è a favore del nucleare e della privatizzazione dell’acqua”. Il riferimento è al libro “Per una buona ragione: “A pagina 89 del suo saggio c’è scritto: l’ Italia, per risolvere i problemi dell’energia, deve “smantellare il vecchio nucleare e partecipare allo sviluppo del nuovo nucleare pulito, avvicinando la quarta generazione””. [...]

17,22 – Pier Ferdinando Casini respinge ogni ipotesi di rientro nel centrodestra berlusconiano. “Non ci passa per l’anticamera del cervello unirci ad una coalizione barcollante”, ha affermato il leader dell’Udc parlando con La7, rispondendo ad una domanda sull’appello della maggioranza all’Udc ad unirsi alla coalizione di governo.


17,20 - Dimissioni di Berlusconi? Bersani dice sì. Di Pietro no! Il leader dell’Idv si smarca dal segretario Pd. “L’Idv in tempi non sospetti ha chiesto le dimissioni di Berlusconi. Farlo ora in nome dei risultati referendari è una strumentalizzazione”, ha risposto Di Pietro ai giornalisti che gli chiedevano di commentare una dichiarazione di Pier Luigi Bersani che chiedeva le dimissioni del premier. “Sono andati a votare si’ – ha aggiunto l’ex pm – anche molti elettori del centrodestra. Per rispetto nei loro confronti non possiamo chiedere le dimissioni del governo solo in nome dei referendum”.


17,14 – Gaetano Quagliariello (Pdl) si arrende all’esito del voto. “I risultati del referendum vanno rispettati nella loro crudezza e non vanno strumentalizzati. Se qualcuno lo fa, a lungo termine sarebbe smentito o sconfitto”, ha detto l’espnente Pdl, ospite dello Speciale Referendum del TgLa7 condotto dal direttore, Enrico Mentana. “Io credo che questo referendum avesse un grado di strumentalita’ troppo elevata. Sul quesito riguardante il nucleare, era una scelta gia’ fatta dal Governo che ora e’ stata ribadita con forza. Sul legittimo impedimento penso che sia un illegittimo accanimento per una legge che tra l’altro andava a scadenza tra 7 mesi”, ha aggiunto. Poi ha affermato: “Sapevamo che il quorum fosse a portata di mano, il quesito sul nucleare ha avuto un effetto di trascinamento. Non abbiamo sottovalutato il referendum, e’ il motivo per cui abbiamo dato liberta’ di scelta ai nostri elettori: liberta’ che e’ stata seguita”.

17,08 – Arrivano le reazioni del Pdl alle dichiarazioni del segretario del partito Democratico Pier Luigi Bersani che ha parlato di “divorzio tra il Governo e il Paese”. “Piu’ che altro si e’ trattato di un divorzio tra Bersani e se stesso”, afferma il ministro per i Rapporti con le Regioni e la Coesione territoriale, Raffaele Fitto, in un forum in corso su Corriere.it. Per Fitto, in sostanza, il segretario del Pd e’ salito sul carro dei vincitori; prima di oggi la sua posizione sui quesiti posti dai referendum era diversa, dice.

17,08 – Arrivano le reazioni del Pdl alle dichiarazioni del segretario del partito Democratico Pier Luigi Bersani che ha parlato di “divorzio tra il Governo e il Paese”. “Piu’ che altro si e’ trattato di un divorzio tra Bersani e se stesso”, afferma il ministro per i Rapporti con le Regioni e la Coesione territoriale, Raffaele Fitto, in un forum in corso su Corriere.it. Per Fitto, in sostanza, il segretario del Pd e’ salito sul carro dei vincitori; prima di oggi la sua posizione sui quesiti posti dai referendum era diversa, dice.

17,06 – I referendari esultano. “Avete imposto un’altra agenda al Paese. Questo e’ il vero successo”, ha detto il giurista Stefano Rodota’, padre del Comitato per l’acqua bene comune, parlando alla piazza in festa dei Comitati per il ‘si’ sui quesiti referendari relativi ad acqua e nucleare. ‘E’ da molto tempo – ha afferma Rodota’ – che non ero cosi’ emozionato per l’attesa di un risultato elettorale’. Questo e’ ‘il culmine di un cammino iniziato un anno fa’, ed oggi, dice il giurista, ‘si va avanti. In particolare, oggi abbiamo restituito un istituto importante ai cittadini, quello del referendum’. Rodota’ ha ricordato, infine, che ‘il quorum venne raggiunto anche per il voto sulla riforma costituzionale fatta da Berlusconi’.

17,00 – la Lega è stufa di sconfitte. “Alle Amministrative due settimane fa abbiamo preso la prima sberla, ora con il referendum e’ arrivata la seconda sberla e non vorrei che quella di prendere sberle diventasse un abitudine. Per questo domenica andremo a Pontida per dire quello che Berlusconi dovra’ portare in Aula il 22 giugno, visto che vorremmo evitare che, in quanto a sberle, si concretizzi il proverbio per cui non c’e’ il due senza il tre…”. Lo afferma il Ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, il senatore Roberto Calderoli.

16,58 - Dati ufficiali del Ministero dell’Interno. I sì si aggirano intorno al 95%. Per quanto riguarda il primo referendum (servizi pubblici locali) sono al 95,50% (8.500 sezioni su 61.500). Nel secondo referendum (tariffa servizio idrico) sono al 95,88% (4.300 sezioni). Nel terzo quesito (nucleare) i sì sono al 84,33% (2.100 sezioni scrutinate). Nell’ultimo quesito i sì sono al 94,75% (1.050 sezioni circa). L’affluenza è al 57,1%.

16,58 - Dati ufficiali del Ministero dell’Interno. I sì si aggirano intorno al 95%. Per quanto riguarda il primo referendum (servizi pubblici locali) sono al 95,50% (8.500 sezioni su 61.500). Nel secondo referendum (tariffa servizio idrico) sono al 95,88% (4.300 sezioni). Nel terzo quesito (nucleare) i sì sono al 84,33% (2.100 sezioni scrutinate). Nell’ultimo quesito i sì sono al 94,75% (1.050 sezioni circa). L’affluenza è al 57,1%.

16,54 – Claudio Scajola boccia la proposta Francesco Rutelli di un governo di larga coalizione con Pdl, Pd e Terzo polo. Certo “la situazione economica del paese è difficile e si devono dare risposte ai cittadini, ma credo che la confusione tra maggioranza e opposizione nel passato abbia creato piu’ guai che vantaggi”. Per Scajola, ospite dello speciale del Tg3, “se il governo dimostrerà di avere ancora la maggioranza, come ha chiesto il Capo dello Stato”, allora dovremo “proseguire e andare avanti”. Questo però, osserva, “facendo un forte esame coscienza alla luce di queste scadenze elettorali e trovare il modo per una forte e grande riscossa”, in modo da “vincere le prossime elezioni politiche. Altrimenti consegneremo il paese alla sinistra”.

16,45 - “Una cosa è privatizzare una cosa è regalare ai privati”, grida Rosy Bindi su Raitre. Risponde Claudio Scajola: “Su questo tema bisogna dire le cose come sono. Capisco la passione della Bindi. Ma se questa filosofia dovesse andare avanti siccome il pane è un bene di prima necessità pubblicizziamo tutte le panetterie. Non si può affermare che volevamo regalare l’acqua ai privati. Ci vogliono investimenti (il 40% dell’acqua viene dispersa) e ci sono aziende pubbliche gestite allegramente che senza controllo delle tariffe fanno pagare l’acqua cara e non fanno investimenti. Gli investimenti nell’idrico si possono fare usufruendo dei soldi privati. prevediamo una gara pubblica per dare il 40% dell’acqua privata ai privata per fare investimenti”.

16,38 - Il senatore Pd Vincenzo Vita sogna così il dopo-Berlusconi. Sul suo profilo di Facebook si legge: “E ora prendiamo atto che nel giro di pochi giorni la maggioranza dei cittadini italiani ha chiesto di cambiare e di poter avere un peso nelle decisioni. Il mandato che ci viene è chiaro: cacciare Berlusconi e essere più aperti alla società, noi dell’opposizione!”.

16,31 – Su Facebook si sente distintamente un rumore di denti sui gomiti: Il senatore Achille Totaro: “Un futuro di vita sicura senza nucleare? Acqua gratis per tutti? Secondo voi i compagni comunisti festeggiano per questo?Ma certo che NO… gli importa una sega di queste cose… come volevasi dimostrare chiedono tutti insieme le dimissioni di Berlusconi… POVERI FRUSTRATI E SFIGATI… CI DISPIACE PER VOI MA DOPO TUTTO QUESTO SFORZO VI TOCCA CIUCCIARVI ALTRI 2 ANNI DI GOVERNO BERLUSCONI”.

16,28 – Ancora catfight al Tg3. Scontro Bindi-La Russa. Rosy Bindi critica il “tentativo di strumentalizzazione di Ferrara” e che si parli della alternativa al governo piuttosto che del risultato delle elezioni. Il ministro della Difesa sottolinea che per scaterare l’ira dell’esponente del partito Democratico sia “bastato che il ragionamento di Ferrara si sia spostato da ‘tutti insieme per Berlusconi’ a ‘facciamo finta che Berlusconi non c’è’”. La Bindi risponde: “Dimmi come fai a fare la manovra da 40 miliardi se vuoir estare al governo” La Russa: “Rispetto alle gestione della crisi internazionale abbiamo fatto più di Zapatero, più di ogni altro governo”. Bindi: “Parla di Prodi!”.

16,22 – Ufficiale: raggiunto il quorum

16,20 – “E’ possibile un Pdl senza Berlusconi?”, chiede su Raitre Bianca Berlinguer a Giuliano Ferrara in collegamento. Ferrara risponde così: “In linea teorica sì. Ma sono amico di Berlusconi. Mi piace. Sono corresponsabile della politica professionale di quello che Berlusconi ha fatto. Mi piacerebbe un lieto fine, che lasci un bel ricordo. Qui stiamo parlando da tempo, dalle sconfitte di Napoli e Milano del declino e della demolizione del berlusconismo. Ma a che punto è la costruzione di alternativa? Se mettiamo insieme la coalizione di Pisapia e di De Magistris e la retorica che ha circondato questo referendum cosa viene fuori? Le firme le ha raccolte l’Idv, Vendola è stato protagonista. Capisco l’ottimismo di Bersani, ma che governo si sta prefigurando Ammettiamo che le elezioni siano perse da Berlusconi. Vorrei capire questa cultura di governo… chi sono i ministri? Di Pietro ministro della Giustizia… non è facile… non vedo uno sforzo di innovazione, non vedo le novità politiche che possano far dire che c’è una alternativa al governo Berlusconi”.

16,17 – Bersani: “C’è un’esigenza di cambiamento che mette isnieme territori e generazioni ed anche culture. L’idea che non si può andare avanti così mi pare che sia andata avanti in maniera corale”.

16,15 - Bersani: “C’è un’esigenza di cambiamento che mette isnieme territori e generazioni ed anche culture. L’idea che non si può andare avanti così mi pare che sia andata avanti in maniera corale”.

16,10 - Antonio Di Pietro in collegamento con Raitre: “Lo dico col cuore in mano. Non ha vinto il centrosinistra, non ha vinto l’Idv. Hanno vinto solo gli italiani. hanno vinto i cattivi maestri che hanno detto di non andare a votare. E’ un tentativo truffaldino”. Sul futuro: “Se il centrosinistra vuole vincere deve presentarsi unito. Stiamo preparando team di esperti su un programma da presentare al paese in alternativa a Berlusconi”.

16,07 – Laura Garavini, deputata Pd eletta nella circoscrizione Europa, scrive su Facebook: “Berlusconi e Bossi avevano chiesto di non andare a votare e il 57% degli italiani invece ci e’ andato .. Rendendo così validi i referendum, cosa che non avveniva da 16 anni.. Se non è un messaggio politico al Governo”

16,05 – Achille Passoni (senatore Pd) su Facebook: “Una vittoria netta e un messaggio chiaro: il Paese non ne può più di Berlusconi e del suo governo, è ora di cambiare!”.

16,02 – C’è chi, come l’onorevole Picchi (PdL), sembra molto interessato alla questione referendum:

15,59 – Su Facebook esulta anche il senatore Pd Vincenzo Vita. Aggiornato così il suo stato: “Mi piace Mi piace Mi piace Mi piace: W la democrazia W l’Italia”.


15,56 -Felice Belisario (senatore Idv) su Facebook): “E’ fatta. La seconda spallata in poche settimane è un’altra banderilla al collo del toro. Qualcuno dovrebbe trarne le dovute conseguenze”.

15,56 – Andrea Marcucci (senatore Pd) su Facebook: “Dico la verità, ho sempre pensato che fosse difficile raggiungere il quorum, ho iniziato ad avere molte speranze leggendo le dichiarazioni in cui Bossi e Berlusconi annunciavano l’astensione. Con questo splendido risultato, è chiaro a tutti che l’Italia vuole cambiare pagina!”.

15,54 - Giuseppe Lumia (senatore Pd) su Facebook: “Referendum: 57%, “la meglio Italia” ce l’ha fatta!”

15,53 – Anche La Russa si iscrive ai terroristi: ‘Quando la Democrazia Cristiana perse il referendum sul divorzio, poi governo’ per altri 20 anni’, ha detto il ministro della Difesa in occasione di un suo intervento al Tg3.

15,51 – Alberto Losacco (deputato Pd) su Facebook: “Che bella sberla… Berlusconi e’ finita, dimettiti!”

15,50 – Poderosa rosicata di Vittorio Feltri su La7: “E’ un inganno referendario, tutta propaganda e concetti sbagliati”

15,49 - Con i dati di 4627 comuni su 8092 (57,1%), l’affluenza in Italia sul quesito numero uno e’ stata pari al 57,01%. Il dato non tiene conto dei 3,3, milioni di italiani residenti all’estero.

15,34 - E’ quasi al 56% l’affluenza alle urne per i quattro referendum, quando sono arrivati al Viminale i dati del 20% dei comuni italiani. Lo si rileva dal sito del Ministero dell’Interno. Se il dato sara’ confermato per gli altri comuni, il quorum per la validita’ dei referendum sara’ raggiunto.

15,22 – “Sul quorum voglio essere prudente, ma il significato politico resta: una cosi’ alta partecipazione forse era stata messa in dubbio persino da qualcuno di noi. E’ un dato politico e prima ancora culturale”. Lo ha detto il presidente del Pd Rosy Bindi al Tg3. “Non credo si sia votato sull’onda dell’emotivita’ del nucleare – ha aggiunto Bindi – gli altri quesiti non stanno avendo risultati inferiori, anzi. E’ l’esito di un’ondata che in questo Paese ha deciso di dire basta. Qui si e’ votato per alcuni valori fondamentali, i modelli di sviluppo, il rapporto con i beni comuni. Sono quattro brutte leggi approvate da questo governo contro cui ci eravamo opposti con determinazione. La maggioranza ha provato a stare distaccata”, ma alla fine “la politicizzazione ce l’ha messa il governo stesso”.

15,25 – Qualche minuto prima delle 15 l’onorevole dell’Idv Pierfelice Zazzera ha scritto su Facebook: “Attesa… poi Go Home Mister B.”

Urne chiuse alle 15. E sembra proprio che il quorum per questi referendum sia cosa fatta. Dai primi dati che stanno affluendo, infatti, si e’ oltre il 55%, e anche in continua crescita. A essere sicuri del raggiungimento del quorum sono gia’ stati il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Prima ancora che i seggi chiudessero, il premier ha detto infatti che adesso “bisognera’ dire addio al nucleare e dovremo impegnarci fortemente sulle rinnovabili”, mentre per Maroni il quorum era appunto “cosa fatta”.

http://www.giornalettismo.com/archives/129384/referendum-il-quorum-ce-verso-i-quattro-si/


MEDJUGORJE, UN MIRACOLO…PER IL BUSINESS

Medjugorje13 giugno 2011 - Il prossimo 24 giugno l’ apparizione della Madonna a 6 giovani compirà trent’anni. Il Vaticano non si è ancora espresso, ma milioni di visitatori giungono ugualmente da tutto il mondo ormai da anni.
Medjugorje e Fatima. Due località distanti, appartenenti a Paesi diversi. Eppure legate da una storia comune. Una storia religiosa, sebbene solo la seconda riconosciuta dal Vaticano. In entrambe le piccole cittadine è apparsa la Madonna, in anni diversi, ma in contesti storici molto simili. Come quando a Fatima apparve ai tre pastorelli vi era una dittatura socialista anti-clericale (poi deposta nel 1926 dalla dittatura clerico-fascista di Antonio de Oliveira Salazar, in carica fino al 1974), che perseguitò i privilegiati testimoni, così quando apparve a 6 giovani in quel di Medjugorje nel 1981, [...]

vi era ancora la dittatura socialista imposta da Tito (sebbene il Maresciallo fosse già morto l’anno prima). Quest’ultimo miracolo non è stato ancora riconosciuto dal Vaticano, eppure da anni sono milioni i visitatori che arrivano nel piccolo paesino della travagliata Bosnia-Erzegovina.

L’APPARIZIONE – È il 24 giugno del 1981, quando in un piccolo paese a 30 chilometri da Mostar, in Bosnia-Erzegovina, sei ragazzi affermano di aver visto e parlato con la Madonna. Sono Ivanka Ivankovic, Mirijana Dragičević, Vicka Ivankovic, Marija Pavlovic, Ivan Dragičević e Jakov Colo. La Vergine affida loro messaggi destinati all’umanità che invitano a convertire i cuori e a riscoprire il rapporto con Dio. Le apparizioni iniziarono nella frazione di Biakovici, e le prime a vederla furono Ivanka (15 anni) e Mirjana (16 anni). A loro poi si aggiunge Vicka, loro vicina e inseparabile compagna. Le tre ragazze si erano date appuntamento e vedono nuovamente la figura luminosa. Lungo la strada incontrano due compagni, Ivan Dragicevic e Ivan Ivankovic. Insieme raggiungono le tre ragazze che stanno ancora vedendo la figura luminosa. Anche loro la vedranno. Nessuno però li crede; qualcuno li prende in giro dicendo che hanno visto un disco volante. Come detto, siamo nella Jugoslavia comunista, che ovviamente non accetta certe credenze, sebbene non opprima i fedeli come fatto da altre dittature comuniste in altri Paesi.

I VEGGENTI OGGI – Dal 1981 ad oggi, i veggenti avrebbero continuato ad avere visioni, anche se non vivono più tutti a Međugorje. Secondo quanto riferito dai veggenti, la Madonna avrebbe comunicato loro dieci segreti, affidando a Mirjana Dragićević il compito di rivelarli al mondo tre giorni prima del loro verificarsi, utilizzando come portavoce il padre francescano Petar Ljubicic. Secondo i veggenti, la protagonista delle apparizioni invita i fedeli alla conversione, alla preghiera, alla pace. Il messaggio principale è la pace e i veggenti affermano che la Madonna abbia indicato loro che si può raggiungere attraverso cinque strumenti: la preghiera umile e con il cuore; il digiuno nei giorni di mercoledì e di venerdì; la lettura della Bibbia; la Confessione almeno una volta al mese; l’Eucaristia, preferibilmente tutti i giorni. I veggenti riferiscono che all’inizio queste visioni avvenivano ogni settimana (il giovedì) per la loro parrocchia, mentre ora dicono di vedere la Madonna il 25 di ogni mese che rilascia messaggi rivolti al mondo intero.

IL MIRACOLO…ECONOMICO – Scettico il mondo della Chiesa che sul fenomeno non si è ancora espresso in modo definitivo, giudicando però che riguardo alle apparizioni di Međjugorje «non risulta che ci sia un intervento soprannaturale». Il 17 marzo dello scorso anno, la Santa Sede ha istituito presso la Congregazione per la Dottrina della Fede una Commissione internazionale di inchiesta e di studio sulle apparizioni della Madonna di Međugorje, presieduta dal cardinale Camillo Ruini e composta da una ventina di membri tra cardinali, vescovi, periti ed esperti. Mentre la Santa Sede decide sul da farsi, nel piccolo villaggio sui monti erzegovinesi milioni di visitatori da inizio anni ’90 raggiunge il luogo; da quando cioè è crollato definitivamente il Regime comunista che ovviamente imponeva un certo scetticismo. Secondo un censimento del 1991 ci abitavano solo 4.000 persone, e il 99,19% erano croati. Oggi la popolazione è cresciuta oltremodo. Ma soprattutto, sono aumentati alberghi, pensioni, appartamenti uso foresteria; sono moltiplicati i pacchetti viaggio per la meta del miracolo; sono spuntati chioschi e bancarelle pronte a vendere immaginette, collanine, braccialetti, t-shirt, cappellini. Un po’ di speranza racchiusa in un gadget. Ma sono aumentati anche negozi e boutique alla moda. Ovviamente non manca la proliferazione di ristoranti e localini per passare le serate post-preghiera. Chissà se la Madonna lì è davvero apparsa. Di sicuro un miracolo a Medjugorje c’è stato: per il business locale.

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sabato 11 giugno 2011

Pontifex querela Santoro

Santoro e Vauro11 giugno 2011 - Il sito internet ha consegnato un esposto ai carabinieri di Bari ipotizzando peculato e altri reati a carico del conduttore.
Il sito ultracattolico Pontifex.Roma querela il conduttore di Annozero Michele Santoro. L’esposto ai Carabinieri è stato consegnato proprio questa mattina alla stazione di Bari dove risiede il direttore del magazine online, Bruno Volpe: il sito cattolico adduce ipotesi di reato molto gravi, quale il peculato e l’ aggiotaggio, nonché la fattispecie di “minacce verso la Rai”.
LA QUERELA – Secondo Bruno Volpe, infatti, “Santoro nella sua qualità di incaricato di pubblico servizio, ha utilizzato la Rai, servizio pubblico, non per fini informativi, ma per interessi personali che dovrebbero essere risolti, ove esistenti, nelle sedi legali”, il che configurerebbe appunto il reato di peculato; [...]
 inoltre nella condotta di Santoro potrebbe profilarsi il reato di “minacce contro la Rai”, perchè il conduttore ha detto pubblicamente di non aver ancora firmato per nessun’ altra emittente, così da, secondo appunto Pontifex, intimidire i livelli dirigenziali; inoltre, accusa ben più grave, l’intera manovra del passaggio a La7 sarebbe un ardito gioco di borsa finalizzato a far impennare le quotazioni della concorrenza: per cui, reato di borsa, aggiotaggio.
Le voci circolate immediatamente prima e ribadite dal conduttore in Tv, avevano recato un vistoso aumento delle quotazioni dei titoli una casa editrice televisiva.
Da noi contattati, i tenutari di Pontifex hanno ribadito di voler andare “fino in fondo” con la querela: “Non facciamo mica le finte”.
IL PASSATO – Il sito cattolico, in passato, aveva già deciso di portare in tribunale Vauro, per una vignetta sul papa mostrata proprio in occasione di Annozero.
Ne avevamo parlato qui,della vignetta di Vauro su chiesa e caso Ruby apparsa ieri sera ad Annozero. Che, come spesso capita, dice solo cose vere. Adesso il sito cattolico Pontifex Roma ha presentato una denuncia per ipotesi di reato relativo ad offesa a capo di stato estero contro la vignetta di Vauro sul papa proposta giovedi’ ad Annozero. La denuncia e’ stata presentata alla Questura di Bari contro lo stesso Vauro, Michele Santoro e il presidente della Rai Paolo Garimberti. Lo scrive l’Ansa, anche se sul sito internet non sembra esserci traccia della denuncia.
Della denuncia a Vauro, però non si sa più niente. “Stiamo attendendo anche noi”, hanno detto da Pontifex. Questa volta un processo che parta dalle iniziative del sito ci sarà davvero?